"Un appello, scherzate?". Così Impagnatiello si è negato ai giornalisti

Alessandro Impagnatiello e la madre si sottrassero alle richieste di appello di Chi l'ha visto? durante le ricerche di Giulia Tramontano

"Un appello, scherzate?". Così Impagnatiello si è negato ai giornalisti
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La scomparsa prima e la notizia dell’omicidio poi di Giulia Tramontano si è inserita in una maniera inedita nelle ricerche di “Chi l’ha visto?”, trasmissione dedicata alle persone scomparse in onda dal 1989. Il programma condotto da Federica Sciarelli è stato contattato per le ricerche, come sempre accade, dalla famiglia della scomparsa, facendo anche controlli a tappeto sul territorio, quindi lavorando su eventuali segnalazioni e diffusione fotografica, ma anche ascoltando persone che avrebbero potuto vederla, come il tabaccaio nel quale, stando alla versione fornita inizialmente dal fidanzato, Tramontano si sarebbe recata a comprare le sigarette, nonostante non fumasse dall’inizio della gravidanza.

La telefonata negata

Tutto è iniziato il 29 maggio scorso. Alessandro Impagnatiello non aveva ancora confessato, né gli inquirenti erano entrati ancora in casa sua. Il barman viene chiamato alle 18.54 al telefono dalla giornalista Veronica Briganti, per la prima richiesta di un appello a Giulia Tramontano, della quale inizialmente si sospettava un allontanamento volontario, affinché tornasse. Impagnatiello è lapidario: “Non ho proprio voglia di parlare. Chiudo qui la telefonata. Ho già le mie cose per la testa, non ho voglia di parlarne”.

Naturalmente, come ha specificato Sciarelli, era un suo diritto non fare appelli. Tuttavia, pochi minuti dopo quella telefonata, il barman ha iniziato a mandare una serie di messaggi WhatsApp a Giulia Tramontano: “Prima in casa continuavo a guardare la nostra foto di Ibiza che abbiamo fatto il quadro. So che non sono stato un fidanzato ideale negli ultimi mesi. Ti ho mancato di rispetto. Mi hai fatto esplodere il cuore. Non volevo spezzare il tuo io invece. Non volevo che non ti brillassero più gli occhi quando stavamo insieme. Hai il pieno delle ragioni, il PIENO, ma voglio chiederti solo un favore. Dicci solo che stai bene. Dicci solo che sei fuggita in qualche paese lontano per buttare giù tutto. Solo questo, ti prego”.

La versione della madre

La questione della richiesta di appello non si è esaurita lì. Successivamente Briganti ha voluto contattare Sabrina, madre di Impagnatiello, chiedendo alla madre di Tramontano, Loredana, di darle il numero. La signora Loredana tuttavia ha preferito mantenere la riservatezza e, con delicatezza, ha permesso alla giornalista di chiamare la consuocera di fronte a lei.

La signora Sabrina, quando ha risposto al telefono, ha detto: “Purtroppo Alessandro non può rilasciare interviste. Qualsiasi cosa sia: Alessandro non può, abbiamo appena finito di chiedere il permesso”. La donna ha poi aggiunto: “Ci è stato detto: i giornalisti scrivono una cosa per telefono, poi lei sa… Non si permetta però di dire cose che non deve dire”. Molto offesa per le parole di Briganti, che cercava di chiarire la sua richiesta di appello per ritrovare Tramontano, la signora Sabrina ha iniziato a urlare e piangere al telefono: “Un appello… Ma lei sta scherzando? Un appello, ma lei scherza? Lei non si deve permettere! Deve tornare Giulia, tutto come prima, ok?”.

Il presunto labiale

Una spettatrice di “Chi l’ha visto?” ha “tradotto” il possibile labiale delle parole pronunciate da Impagnatiello durante l’assedio dei giornalisti la sera del 30 maggio.

Inquadrato dalle telecamere della trasmissione, il cappuccio tirato sulla testa, il barman è apparso ad alcuni mormorare qualcosa, che, secondo la telespettatrice, sarebbe stata la frase: “Giulia, ora il tuo ragazzo verrà definito un mostro”.

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