È stato fermato l'uomo che ieri sera, in pieno centro ad Asti, ha ferito gravemente a una gamba Luana Palmesino, 45 anni. Si tratta di un conoscente della donna, Giuseppe De Luca, ex necroforo di 60 anni, con precedenti per spaccio. Lo hanno rintracciato questo pomeriggio i carabinieri e la guardia di finanza nell'appartamento dove si nascondeva, in zona San Rocco, vicino il tribunale cittadino. Insieme a lui è stato arrestato l'uomo che lo ospitava, di cui non si conoscono ancora le generalità. La scorsa notte, carabinieri e Fiamme gialle, dopo avere individuato il nascondiglio, hanno effettuato un servizio di sorveglianza vicino l'abitazione, attivando anche il 'Gruppo di intervento speciale dei carabinieri di Livorno', a integrazione del personale specializzato nella cattura di latitanti e soggetti altamente pericolosi.
L'agguato era avvenuto ieri sera in via Garibaldi, dove Luana Palmesino era da poco arrivata, allarmata da una telefonata della figlia diciassettenne che le chiedeva aiuto perché uno sconosciuto la stava importunando. Una volta sul posto, vicino piazza Astesano, la mamma della giovane, decoratrice, ha un diverbio con l’uomo, ma quando le due donne capiscono di essere in pericolo, cercano di allontanarsi, imboccando un vicolo. L’uomo le insegue e le raggiunge. Davanti al ristorante "La Piola di Garibaldi" scoppia un litigio, ed è in quegli attimi concitati che il molestatore tira fuori una pistola e colpisce la 45enne. Alcuni passanti sentono gli spari e assistono alla scena, tra urla e richieste di aiuto, mentre la 45enne rimane a terra, gravemente ferita. Trasportata di corsa in ospedale, non è in pericolo di vita, mentre la figlia è illesa ma sotto choc. “So chi è stato” aveva detto subito dopo la vittima agli investigatori.
La sparatoria è avvenuta in pieno centro, tra i locali della movida e i negozi ancora aperti. Sul posto sono arrivate, oltre ai soccorritori del 118, anche le pattuglie dei carabinieri e della polizia. Le indagini sono condotte dai militari al comando del colonnello Paolo Lando, coordinati dalla pm Laura Deodato. Nelle scorse ore, alcuni passanti hanno rilasciato le proprie testimonianze agli investigatori. Negli attimi drammatici in cui la donna era riversa sull’asfalto, De luca si era allontanato verso piazza Alfieri con ancora l’arma in mano, probabilmente una revolver, e durante la fuga sembra che abbia sparato un secondo colpo in aria per poi far perdere le proprie tracce a bordo di un furgone, ripreso da una delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Non è ancora chiaro quale sia il movente dell’agguato.
Intanto, dal passato del compagno di Luana Palmesino emerge una storia di 'ndrangheta. La decoratrice, infatti, è fidanzata con Fabio Macario, 45 anni, muratore che nel 2018 venne coinvolto nell’inchiesta sulla 'ndrangheta attiva tra Costigliole e Asti. L’uomo sarebbe stato costretto a trasportare cocaina dalla Calabria alla cittadina piemontese, ma durante il viaggio si sarebbe disfatto della sostanza stupefacente per paura di essere scoperto dalle forze dell’ordine. Per questo suo gesto, due persone legate all’organizzazione criminale lo avevano prima minacciato e poi sequestrato in un appartamento di via Arò.
Il pm aveva chiesto la sua condanna a 4 anni, ma poi venne assolto dai giudici perché considerato sottomesso dalla criminalità organizzata. Finora non è comunque possibile stabilire se ci sia un nesso tra la sparatoria di ieri sera e l’operazione antimafia del 2018.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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