Le botte, le minacce, gli stupri. Così lo straniero soggiogava la moglie

Un trentacinquenne indiano è stato arrestato a Latina con l'accusa di maltrattamenti e violenza sessuale: avrebbe picchiato per anni la moglie (anche con una mazza da baseball) costringendola in più occasioni ad avere rapporti sessuali

Le botte, le minacce, gli stupri. Così lo straniero soggiogava la moglie
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Avrebbe picchiato la moglie per anni, instaurando fra le mura domestiche un clima di terrore. Botte che talvolta si concretizzavano prima di veri e propri stupri: la donna sarebbe stata in più occasioni costretta ad avere rapporti sessuali con il coniuge, con quest'ultimo che non esitava a metterle le mani addosso quando lei lo rifiutava. Protagonista della vicenda in questione è un uomo di 35 anni originario dell'India, finito in carcere nelle scorse ore con le accuse di maltrattamenti e violenza sessuale. Una vicenda che arriva dal Lazio (da Latina, per la precisione) e che stando a quanto riportato dalla stampa locale ebbe inizio nel 2016, a pochi giorni di distanza dal matrimonio della coppia. La vittima avrebbe infatti raccontato agli inquirenti di aver subìto violenze fisiche e psicologiche per più di un quinquennio, da parte del marito. Quest'ultimo faceva di tutto per controllarla, tenendo d'occhio il suo cellulare e controllando ogni suo spostamento al di fuori delle mura domestiche.

E quando la donna gli chiedeva conto del suo atteggiamento che giudicava oppressivo, lo straniero reagiva insultandola e prendendola a male parole. Per poi passare rapidamente dagli insulti e dalle minacce ai fatti: calci, pugni e schiaffi sarebbero stati praticamente all'ordine del giorno, secondo quanto fatto sapere dalla vittima stessa agli investigatori. Aggressioni che sarebbero spesso avvenute davanti agli occhi delle figlie della coppia, a quanto sembra. Ma che in precedenza non si sarebbero arrestate nemmeno durante le gravidanze della donna: il cittadino straniero avrebbe in più frangenti costretto con la forza la moglie ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà, aggredendola in caso di rifiuto. E in qualche occasione l'avrebbe colpita addirittura con la mazza da baseball che aveva in casa.

Una situazione che si sarebbe quindi protratta per più di un lustro, visto che solo nei giorni scorsi la donna ha trovato il coraggio di rivolgersi alle forze dell'ordine per denunciare quel che avrebbe subìto in tutto questo tempo. A dare ulteriore credibilità alla sua versione dei fatti ci sarebbero oltretutto i referti medici del pronto soccorso e le foto che immortalano i lividi causati dalle percosse (oltre alla testimonianza del fratello). Su queste basi, la donna ha lasciato il tetto coniugale ed è stata collocata in una struttura protetta per donne vittime di violenza.

E a seguito dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Latina, il trentacinquenne indiano è infine stato rintracciato nell'azienda agricola per la quale lavorava come bracciante ed arrestato dalla polizia.

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