"Il telefono funziona ancora". La verità sulla tragedia del Natisone in foto e video

Il telefono era nella borsa di una delle ragazze annegate nel fiume. Al vaglio degli investigatori le chiamate tra Patrizia Cormos e il 112: "Era agitata". Continuano le ricerche di Cristian Molnar, ancora disperso

Patrizia Cormos, Cristian Molnar e Bianca Doros
Patrizia Cormos, Cristian Molnar e Bianca Doros
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La verità sulla tragedia del Natisone potrebbe essere contenuta nel cellulare di Patrizia Cormos, una delle due ventenni morte lo scorso 31 maggio dopo essere state travolte dalla piena del fiume nel territorio di Premariacco, in provincia di Udine. Il telefono, che era nella borsetta della ragazza, è stato ripescato dai Vigili del Fuoco e funziona ancora. Gli investigatori auspicano di trovare foto e video che possano fornire riscontri utili a ricostruire la dinamica dell'accaduto. Intanto procedono senza sosta le ricerche del 25enne Cristian Molnar, ancora disperso nel torrente.

Il telefono

Lo smartphone è rimasto incastrato per molte ore tra le rocce vicino all'argine. Un dispositivo seeker (uno strumento per la geocalizzazione ndr), montato su un drone, ha individuato le celle telefoniche a cui si agganciava. A quel punto, i Vigili del Fuoco hanno scandagliato in lungo e largo il corso d'acqua, finché non hanno trovato l'i-phone di Patrizia. Il dispositivo è stato consegnato agli inquirenti per poter essere analizzato. "Per setacciare il telefonino non nomineremo periti ma ci siamo affidati al nostro laboratorio informatico", ha spiegato il procuratore Massimo Lia al Corriere della Sera.

Le telefonate

Nel frattempo i carabinieri, che conducono le indagini coordinate dalla Procura di Udine, stanno ascoltando le telefonate intercorse tra Patrizia e il 112. La ragazza ha effettuato in totale quattro chiamate. La prima alle 13.29, che avrebbe avuto una durata breve. La seconda, invece, è andata a vuoto. Infine le altre due che, stando a quanto trapela da fonti investigative, sarebbero state piuttosto concitate. Evidentemente, vedendo che il livello dell'acqua saliva, la giovane era sempre più spaventata. L'ascolto delle telefonate servirà a capire cosa ha detto la ventenne agli operatori del Numero Unico per le Emergenze e dopo quanto tempo è stata attivata la macchina dei soccorsi. I riscontri saranno determinanti per dipanare gli accertamenti relativi all'inchiesta per omicidio colposo contro ignoti.

Le ricerche di Cristian Molnar

Intanto proseguono le ricerche di Cristian Molnar, ormai disperso nel Natisone da una settimana. Si cerca ovunque: "L'acqua si sta abbassando - ha spiegato il sindaco di Premariacco Michele De Sabata - Stiamo cercando anche sulle pareti rocciose e tra la vegetazione". Se da un lato ci si aggrappa alla flebile speranza di trovare il 25enne ancora vivo, dall'altro si cerca un modo per sopravvivere alla morte prematura di Patrizia e Dora.

"Il nostro Paese è scosso da questa immane tragedia - ha detto al Corriere Adina Lovin, console generale di Romania a Trieste - e siamo in contatto con le vostre autorità per seguire le ricerche di Cristian che speriamo venga ritrovato prima possibile. Assistiamo suo fratello Petru, che è sul posto in attesa degli sviluppi ed è provato. Siamo rispettosi della giustizia italiana che sta lavorando per fare chiarezza".

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