"Il gesto per l'amica, poi tutti a fare foto". Lo sfogo sull'ultima ora sul Natisone

La Procura di Udine ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Lo sfogo della mamma di Patrizia Cormos: "Nessuno ad andare dentro a salvare tre vite umane". Allestita la camera ardente con le due ragazze vestite da sposa

Patrizia Cormos, Cristian Molnar e Bianca Doros
Patrizia Cormos, Cristian Molnar e Bianca Doros
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"Secondo me, mia figlia si sarebbe potuta salvare anche da sola". Non si dà pace Micaela, la mamma di Patrizia Cormos, una dei tre ragazzi travolti dalla piena del fiume Natisone, a Premariacco (Udine), lo scorso 31 maggio. "Tutti a fare foto e video e nessuno ad andare dentro a salvare tre vite umane" si è sfogata la donna ai microfoni di televisioni e giornalisti. Martedì mattina, la Procura del capoluogo friulano ha annunciato l'apertura di un'inchiesta per omicidio colposo contro ignoti. Intanto continuano le ricerche di Cristian Molnar, 25 anni, ancora disperso nel fiume. Sul posto sono al lavoro oltre 60 Vigili del Fuoco, tra specialisti sommozzatori, soccorritori fluviali, team speleo, cinofili, droni ed elicotteri.

Lo sfogo della mamma di Patrizia

Il giorno della tragedia "Patrizia era andata a fare una passeggiata, - ha raccontato la madre della 20enne - ha chiamato più volte il 112 e ha lasciato il suo nome e il suo indirizzo. Ha detto 'chiamate mamma'". La signora Micaela è certa che sua figlia si sarebbe potuta salvare: "L'ho portata anche ad imparare a nuotare, perché le ho detto 'se ti trovi al mare o in una piscina, devi riuscire a venire a galla'. Ha aspettato la sua amica perché non sapeva nuotare". Quanto ai video e alle foto che hanno immortalato i tre amici stretti in un abbraccio, prima che la fossero trascinati via dalla corrente, la donna ha espresso profondo rammarico: "Quello che mi sto chiedendo è in che mondo viviamo. Siamo presi per i video, per i like e avere tutto ma non per salvare tre ragazzi giovanissimi". Il dolore per la perdita prematura è ancora acerbo, ma il ricordo di Patrizia resterà vivo per sempre: "Volevamo far conoscere a tutto il mondo nostra figlia perché era veramente bravissima. Siamo stati orgogliosi di lei, era la nostra gioia. Andava a lavorare, a studiare, a divertirsi, sapeva dire 'Mamma ti amo'. Ogni giorno mi scriveva messaggi su whatsapp 'Mamma ti amo, ti voglio bene'. Era sempre con noi".

L'ultimo saluto a Patrizia e Dora vestite da sposa

Questa mattina, all'interno della Casa Funeraria Mansutti al cimitero urbano di San Vito (Udine), è stata aperta la camera ardente per l'ultimo saluto a Bianca Doros e Patrizia Cormos. I familiari delle due giovani, giunti dalla Romania, sono stati accolti dal prefetto, dal questore di Udine, dai comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Le due ragazze sono state vestite da sposa, come da tradizione del loro Paese di origine.

Le salme resteranno nella camera ardente fino alle ore 16 di domani, quando sarà celebrato un momento di preghiera da due sacerdoti, uno ortodosso e uno cattolico, a simboleggiare l'unione nella preghiera di fedi diverse.

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