È agghiacciante il racconto reso in aula da Davide Fontana. Il 40enne è stato ascoltato in corte d’assise a Busto Arsizio per l’omicidio di Carol Maltesi, con cui avrebbe avuto una relazione, già finita all'epoca dei fatti, e con cui girava video da pubblicare sulla piattaforma OnlyFans.
Carol è stata uccisa a Rescaldina l’11 gennaio 2022 proprio durante le riprese di un video amatoriale a sfondo sexy: l’uomo l'avrebbe depezzata per poi occultare il cadavere in una zona isolata a Breno. Il corpo è stato ritrovato diverse settimane dopo e riconosciuto proprio da un utente OnlyFans che ha notato i tatuaggi ancora visibili sui poveri resti della vittima.
Fontana afferma di aver agito per disperazione e di non aver premeditato nulla. “La scena del video - ha spiegato l’uomo, come riporta Il Giorno - prevedeva di darle alcuni colpetti sulle cosce e quindi sulla pancia. Poi io ho iniziato a colpirla sulla testa. Io il suo volto non l’ho più visto perché era coperto e il cappuccio non gliel’ho tolto. Poi ho alzato il cappuccio e mi sono reso conto che l’avevo uccisa”.
Nella scena, richiesta da un cliente speciale, Carol aveva le mani legate dietro la schiena, mentre era imbavagliata con lo scotch e il suo volto era appunto coperto da un cappuccio. Ma il cliente non era uno qualsiasi: sarebbe stato lo stesso Fontana con un account sotto falso nome ad aver chiesto un video di Carol con le mani legate e incappucciata. Un finto snuff movie in cui alla fine però la protagonista è morta sul serio.
Dopo essersi conto di averla uccisa, Fontana avrebbe tagliato la gola alla vittima con un coltello giapponese: “Volevo toglierle la sofferenza. Poi ho camminato avanti e indietro nella stanza, terrorizzato”. Successivamente ha inviato un messaggio a Salvatore, l’ex compagno di Carol, con il quale la donna aveva parlato al telefono poco prima di iniziare a girare il video: è in quel momento che Fontana avrebbe iniziato a fingersi lei, cosa che sarebbe proseguita appunto per settimane, fino al ritrovamento del corpo.
Fontana ha poi acquistato un congelatore su Amazon e iniziato a depezzare la vittima dopo alcuni giorni, impiegandone 3 o 4 per l’intera distruzione del corpo abbandonato a
Breno. “Morirei io stesso per riportare Carol in vita. Non ho premeditato nulla. Lotterò fino alla fine dei mie giorni per riparare, per riabilitarmi come essere umano”, ha dichiarato ancora l’uomo in tribunale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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