Omicidio Alice Neri, marito e collega verso l'archiviazione: si stringe il cerchio attorno al tunisino

La procura di Modena ha chiesto l'archiviazione per il marito e il collega di lavoro di Alice Neri, indagati per l'omicidio della trentaduenne modenese. L'unico indagato rimarrebbe quindi il principale indiziato, il tunisino Mohamed Gaaloul

Un primo piano di Alice Neri
Un primo piano di Alice Neri
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Il marito e il collega di lavoro della vittima, iscritti nel registro degli indagati, non hanno nulla a che fare con il delitto. Questa la convinzione della procura di Modena a proposito della morte di Alice Neri, che proprio nelle scorse ore ha quindi formalizzato la richiesta d'archiviazione nei confronti di Nicholas Negrini (marito della defunta) e di Marco Cuccui, il collega insieme al quale la donna trascorse a quanto sembra l'ultima serata della sua vita in un bar. Qualora la posizione di due dei tre indagati dovesse perciò essere archiviata, il cerchio si stringerebbe ulteriormente attorno a Mohamed Gaaloul, il ventinovenne tunisino che resta ad oggi il principale sospettato.

"A carico dell’indagato di nazionalità tunisina si sono successivamente aggiunte le concordanti e plurime risultanze degli incidenti probatori richiesti da questa procura, alcuni dei quali in fase di definizione - le considerazioni del procuratore capo Luca Masini, in una nota riportata dal quotidiano Il Resto del Carlino - ma con relazioni già depositate ed estese alle parti dai periti nominati dal gip. Che, secondo le valutazioni di questo requirente, da un lato hanno rafforzato il quadro indiziario a carico del tunisino e, dall’altro, hanno confermano l’assoluta estraneità all’omicidio ed alla distruzione del cadavere sia di Negrini che del collega della vittima". Su queste basi è quindi arrivata la richiesta della procura nei confronti dei due indagati, ritenuti dal procuratore assolutamente estranei ai fatti. Il marito di Alice Neri, Nicholas, la mattina del 18 novembre cercò in ogni modo di mettersi in contatto con la moglie, temendo che potesse essere rimasta vittima di un incidente.

Il cadavere della trentaduenne Alice, carbonizzato, venne ritrovato nelle campagne modenesi lo scorso novembre, all'interno dell'automobile sulla quale si era appena allontanata dal locale di Fossa di Concordia in cui trascorse alcune ore in compagnia di Cuccui. Subito dopo aver salutato l'amico, secondo gli inquirenti, Neri incontrò Gaaloul, il quale affermò successivamente di aver accettato un passaggio da una "donna bionda". E quel che accadde da lì in poi non è ancora stato ricostruito con certezza: si sa il tunisino lasciò l'Italia subito dopo la tragedia, per un'azione evidentemente letta dagli investigatori stessi alla stregua di una vera e propria fuga. Tant'è che dopo l'arresto in Francia e la successiva estradizione, il ventinovenne si trova ancora in carcere.

La "chiave" necessaria per ricostruire in toto la dinamica dell'accaduto potrebbe infine trovarsi nelle perizie condotte sui reperti rinvenuti nei pressi della vettura carbonizzata di Alice Neri, con i periti che martedì prossimo dovranno esporre in aula circa l'esito degli accertamenti.

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