Potrebbe esserci un'importante svolta nel caso che nelle ultime ore sta monopolizzando l'attenzione degli abitanti della Valle d'Aosta, dopo il ritrovamento del corpo senza vita di una giovane donna in una zona impervia del territorio del comune di La Salle: alcuni testimoni avrebbero infatti riferito agli inquirenti la sospetta presenza nei pressi del luogo del rinvenimento di un furgone-camper di colore rosso/bordeaux.
La vicenda ha dei contorni ancora poco chiari ma, essendo le indagini tuttora in corso, è ovvio che gli investigatori tentino di mantenere il massimo riserbo per evitare la fuga di notizie in grado di dare informazioni al sospettato o ai sospettati di quello che appare a tutti gli effetti come un violento omicidio.
Per il momento si sa solo che la salma di una giovane, di età stimata tra i 20 e i 25 anni, è stata rinvenuta all'interno di una chiesetta sconsacrata e diroccata sita in una zona di montagna della Valle d'Aosta: la piccola cappella sorge nel territorio della frazione di Equilivaz di La Salle, tra i centri di Courmayeur e Aosta, in un villaggio che risulta ad oggi disabitato in seguito a una frana caduta diversi anni fa. Un luogo, peraltro, raggiungibile solo a piedi in una decina di minuti dal luogo più vicino in cui si può posteggiare un'autovettura, ovvero nelle vicinanze di un ponte.
Il corpo della donna si trovava in posizione fetale nei pressi della parete di fondo del piccolo edificio religioso. A trovarlo, nelle prime ore del pomeriggio di venerdì 5 aprile, sono stati alcuni escursionisti: dopo aver compreso che, a differenza di quanto creduto inizialmente, non si trattava di una persona che stava dormendo, i turisti hanno lanciato immediatamente l'allarme.
Le forze dell'ordine hanno recintato l'area per iniziare i rilievi, rendendosi fin da subito conto che si trattava di un omicidio. Sulla salma della donna, di cui non sono state rese note le generalità, si trovavano i segni di ferite inferte con un'arma da taglio, in particolar modo all'altezza dell'addome. Dovrebbe essere questa la causa della morte della ragazza, ma solo l'esito degli esami autoptici affidati all'anatomopatologo torinese Roberto Testi, attesi per il prossimo martedì 9 aprile, potrà fare davvero chiarezza sull'interrogativo.
La presenza di abbondanti tracce di sangue sul pavimento della chiesetta porterebbe a ritenere che l'omicidio sia avvenuto in loco, ma anche in questo caso per il momento si tratta di ipotesi.
Nelle ultime ore l'attenzione degli inquirenti si starebbe focalizzando sul racconto fatto da alcuni testimoni circa un veicolo sospetto. I locali avrebbero riferito di aver notato la presenza di un furgone o un camper di colore rosso/bordeaux nei giorni precedenti il ritrovamento del corpo. Il mezzo a quattro ruote sarebbe rimasto per due giorni di fila nel parcheggio nei pressi del ponte, da metà della settimana.
Il sospetto che il proprietario di tale camper possa avere qualcosa a che fare con la morte della ragazza è forte, ed è in quella direzione che si stanno muovendo ora gli investigatori, al lavoro per ricostruire gli spostamenti del mezzo. Per far ciò si sta provvedendo ad analizzare con estrema attenzione i filmati ripresi dalle videocamere di sicurezza installate lungo la statale 26, tra Aosta e Courmayeur.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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