Non ce l'ha fatta Marika Cucchiarini, la mamma di 45 anni che, nella notte di giovedì 6 giugno, è rimasta coinvolta in un incidente lungo la strada statale 16 Adriatica, nel territorio di San Nicolò, in provincia di Ferrara. La donna era andata a riprendere il figlio e gli amici di quest'ultimo in discoteca quando è stata tamponata da un'auto. I ragazzi, tutti 18enni, sono ricoverati in gravi condizioni. Il conducente dell'altra vettura, un giovane di 24 anni, è risultato positivo all'alcol test. Ora si trova agli arresti domiciliari per omicidio stradale e lesioni gravi.
La tragedia
Il dramma si è consumato attorno alle ore 2 di notte. Come riporta il Corriere della Sera, la 45enne si è fermata ad un semaforo provvisorio installato vicino a un cantiere stradale in attesa che scattasse il verde. Secondo una prima ricostruzione, proprio in quel frangente, la sua Citroën C3 è stata tamponata da un'altra vettura. A bordo del veicolo c'era M.L. (le iniziali del conducente) che, fermato subito dopo l'accaduto, ha detto di non essersi accorto dello stop.
I soccorsi per la mamma e i figli
La donna è stata soccorsa con un elicottero del 118 e trasportata all'Ospedale Maggiore di Bologna. Le sue condizioni di salute sono apparse subito molto critiche, al punto da rendere necessario il ricovero in Rianimazione. Ieri pomeriggio, dopo 24 ore di agonia, il suo cuore si è fermato. Il figlio e gli amici, che erano in auto con lei, sono stati trasportati in ambulanza all'ospedale di Cona. Non sarebbero in pericolo di vita.
Il conducente positivo all'alcol test
Il conducente della vettura che ha trovolto la Citroën della giovane mamma ferrarese è risultato positivo all'alcol test. Ieri mattina, su disposizione della Procura di Ferrara, è stato arrestato per omicidio stradale e lesioni con l'aggravante della guida in stato di ebbrezza. Durante l'interrogatorio di convalida del fermo, il 24enne ha spiegato che il front assist della sua auto, ovvero il sistema di sensori che rileva il rischio di eventuali collisioni, non ha funziato. Inoltre si è detto provato e profondamente mortificato per quanto accaduto.
"È distrutto lui, è distrutta tutta la sua famiglia per una vicenda drammatica che ha colpito anche noi difensori - ha spiegato al Corriere della Sera l’avvocato Carmelo Marcello che, assieme al collega Pasquale Longobucco, difende il giovane -La difesa tecnica è doverosa e ci sarà al momento opportuno, ma ora è il tempo del silenzio e del dolore. Siamo vicini alla famiglia della vittima e a quelle dei ragazzi feriti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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