Foggia, rapimento e minacce per un 15enne. Il legale: “Le cose non stanno così”

Due uomini di origine rumena sono accusati di aver sequestrato e percosso un 15enne. L’avvocato sostiene che volessero sapere di una parente neomamma

Foggia, rapimento e minacce per un 15enne. Il legale: “Le cose non stanno così”
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È una vicenda intricata quella accaduta negli ultimi giorni a Foggia: ci sono due versioni diametralmente opposte e starà agli inquirenti fare chiarezza. Tutto sarebbe sorto da un fatto: una 15enne avrebbe dato alla luce un figlio con un coetaneo. Il coetaneo però ha denunciato il padre e il fratello di lei, un 52enne residente a Ordona e un 22enne senza fissa dimora, entrambi di origine rumena per averlo sequestrato, percosso e minacciato. Il condizionale è d’obbligo, proprio a causa delle versioni ampiamente discostanti, tuttavia i due sono stati arrestati.

Il caso risale ai giorni tra il 28 e il 29 novembre: padre e figlio si sarebbero recati a casa del 15enne, che vive con la famiglia nella zona di Rignano Scalo. Al momento in casa ci sarebbero stati i genitori del ragazzino, che invece sarebbe rientrato di lì a poco: sarebbe stato trasportato all’esterno, chiuso nel bagagliaio di una vettura e tradotto in campagna, per essere costretto a rivelare dove si nascondesse la coetanea neomamma. In campagna, dove ci sarebbero state percosse e minacce (“Uccidiamo te e la tua famiglia”) alla presenza di altri soggetti, al 15enne sarebbe stata anche puntata una pistola al petto, oltre che altre armi, come una scimitarra e mitragliatrici. Infine gli sarebbe stato chiesto di non sporgere denuncia.

Il neonato, all’epoca dei presunti fatti, aveva solo una settimana di vita: il bambino e la madre 15enne sono riusciti a nascondersi in altro luogo prima del sopraggiungere del padre e del fratello con altre persone, tutte armate - qualcuno riporta che ci fosse perfino una sciabola. Ne è seguita la denuncia del padre 15enne con i genitori ai carabinieri di Foggia. Questi ultimi avrebbero contattato i presunti aggressori, ottenendo solo risposte evasive.

Il legale dei due uomini tratto in arresto, Gianluca Pignataro, ha però fornito una versione diversa a FoggiaToday, chiedendo il rilascio dei suoi assistiti: “Non c’è stato alcun rapimento da parte dei miei assistiti. C’è stato, sicuramente, il legittimo interesse di un padre, disperato, ad avere notizie della di lui figlia 15enne, convivente con la sua famiglia. Difatti, dopo aver partorito, la minorenne è stata prelevata dall’ospedale di Foggia dalla famiglia del compagno, anch’egli 15enne, senza alcun preavviso alla famiglia della neomamma minorenne.

È stcto lo stesso padre, unitamente al di lui figlio, ad accompagnare il minore presso la caserma dei Carabinieri di Foggia. Ritengo che i miei assistiti vadano immediatamente liberati, per questo abbiamo depositato l'istanza di Riesame”.

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