Quale percorso ha fatto Liliana Resinovich il giorno della scomparsa? È uno dei nodi da sempre molto dibattuti in relazione alle indagini, pari forse al giallo della data di morte. Ma se quest’ultima potrebbe essere stabilita da una nuova tecnica sperimentale e in base alle risultanze della nuova autopsia condotta dalla consulente nominata dal tribunale, l’anatomopatologa Cristina Cattaneo, sempre da oltreoceano arriva una ricostruzione decisamente suggestiva.
Un artista dei vfx ha infatti scritto a “Chi l’ha visto?”, operando delle corrispondenze tra i filmati di videosorveglianza che hanno inquadrato Lilly nel suo ultimo avvistamento il 14 dicembre 2021. Si tratta di Daniele Auber, classe 1969, triestino che vive e lavora a Hollywood: il professionista ha inviato una mail alla trasmissione di Rai 3 con un filmato. “Credo che sia proprio Lilly ad attraversare le strisce di piazzale Gioberti” ha scritto Auber a corredo del suo video. L’artista ha lavorato a molti progetti prestigiosi. L’ultimo: il film “Damsel” su Netflix, con la giovane star Millie Bobby Brown.
Ma cosa ha fatto Auber per trovare la presunta corrispondenza? Liliana viene inquadrata, presumibilmente, tre volte dalla videosorveglianza. La prima dalle telecamere della scuola di polizia triestina, nei pressi della sua casa. La seconda nell’atto di gettare la differenziata. La terza sulle strisce di piazzale Gioberti. Su quest’ultimo avvistamento la famiglia si è mostrata sempre perplessa: per la cugina Silvia Radin, la persona inquadrata sarebbe addirittura un uomo.
Auber ha identificato i colori degli abiti indossati da Liliana: grigio, in contrasto con il nero indossato invece dall’amica e vicina Gabriella Micheli, inquadrata mentre si dirigeva in palestra un paio di minuti dopo di lei quello stesso giorno, quindi nel medesimo tratto stradale e con le medesime condizioni di luce. Successivamente, a quell’immagine della scuola di polizia, il professionista degli effetti speciali ha rimosso le buste della spazzatura, sistemato la borsetta e aggiunto un raggio di luce per ricreare le condizioni di luminosità di piazzale Gioberti. Estrapolando l’immagine e sovrapponendola a quella appunto sulle strisce pedonali, la corrispondenza è perfetta.
E a chi sostiene che la persona inquadrata a piazzale Gioberti sia alta e magra, Auber fa notare quanto invece sia minuta, rispetto alla linea delle persone che compiono lo stesso attraversamento pedonale prima di lei e rispetto anche a un segnale stradale posto al centro del piazzale.
Liliana Resinovich fu ritrovata morta il 4 gennaio 2022 nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste.
La sua vicenda è ammantata di moltissimi punti oscuri e anche l’opinione pubblica oscilla tra tre possibili ipotesi su ciò che potrebbe essere accaduto: suicidio, omicidio, incidente con occultamento di cadavere. La procura di Trieste intanto, nella massima discrezione, continua a indagare senza sosta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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