Una giornata all'interno del Giubileo per Emanuela Orlandi e le altre persone scomparse. La famiglia della giovane presumibilmente rapita il 22 giugno 1983 e della quale oggi ricorre il compleanno - è nata il 14 gennaio 1968 - chiede al Vaticano l'istituzione di una giornata ad hoc. "Si tratta di una richiesta della famiglia Orlandi ma supportata anche da altre famiglie di persone scomparse", ha spiegato la legale Laura Sgrò, che si occupa del caso.
Emanuela Orlandi è cittadina vaticana e nel tempo sono state vagliate diverse ipotesi di indagine - per esempio la cosiddetta pista inglese, la segnalazione della tomba in Sant'Apollinare, le testimonianze non ritenute attendibili del terrorista Mehmet Ali Agca e di Sabrina Minardi, che aveva avuto una relazione con il boss della Magliana Enrico De Pedis - ipotesi che avrebbero visto al centro membri del clero. Una giornata per lei e gli altri scomparsi potrebbe rappresentare una tappa importante per la sensibilizzazione sul tema anche alla luce della nuova indagine condotta parallelamente dallo stesso Vaticano, dalla procura di Roma e dalla commissione parlamentare.
A proposito della commissione bicamerale di inchiesta, c'è un appuntamento importante in programma giovedì 16 gennaio: sarà ascoltato Pierluigi Magnesio, che era amico di Emanuela Orlandi, cittadino vaticano e membro dell'Azione cattolica che lei stessa frequentava nella parrocchia di Sant'Anna.
Pare che Magnesio, che conosceva Emanuela Orlandi da quando aveva 10 anni, avrebbe avuto un appuntamento con lei proprio il giorno della scomparsa. In un'intervista su YouTube aveva ipotizzato: "Forse aveva un amore segreto, le piaceva uno della scuola di musica". Quel 22 giugno "incontrai Emanuela per caso verso le 16 e mezza, io rientravo dentro il Vaticano per andare a casa e lei usciva, mi disse poi che aveva appuntamento con la sorella Cristina al Palazzaccio alle 19 all'uscita dalle lezioni di musica e lei mi invitò, vuoi venire?".
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Magnesio si sarebbe recato all'appuntamento alle 18 con altri 5 o 6 amici, e non vedendo arrivare Emanuela l'avrebbero cercata. Tuttavia questo particolare non risulterebbe nei verbali e Pierluigi è un nome che viene menzionato nelle telefonate ricevute a casa Orlandi dopo la scomparsa. Per tutte queste ragioni la sua testimonianza potrebbe essere molto interessante ai fini delle ricerche.
Intanto il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, come ogni anno nei giorni a ridosso del compleanno della
sorella ha organizzato un sit in, che si terrà il 18 gennaio alle 16 in piazza Cavour a Roma. Sulla locandina realizzata per l'evento si legge: "Nessuno Stato può calpestare il diritto dei giusti: la verità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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