"I bambini piangevano disperati". Il racconto dal quartiere di Milano sconvolto dall'esplosione

Duecento persone in strada e un'unica sensazione: è stato un miracolo che nessuno si sia fatto male dopo l'esplosione di un camion che trasportava bombole di ossigeno in via Pier Lombardo, a Porta Romana

"I bambini piangevano disperati". Il racconto dal quartiere di Milano sconvolto dall'esplosione
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Tutti nel quartiere la pensano allo stesso modo: è stato un "miracolo" che in quel momento non passasse nessuno. E che l'incendio sia avvenuto in una strada non molto trafficata del centro di Milano. Duecento persone in strada, tra sgomento e terrore. Due feriti e decine di auto bruciate. 300 bambini evacuati. Il proprietario di uno degli appartamenti coinvolti nell'esplosione del camion carico di una dozzina di bombole d'ossigeno, stamattina poco prima di mezzogiorno nel quartiere Porta Romana, guarda i vigili del fuoco da lontano mentre entrano nella sua abitazione dall'autoscala. "Quella laggiù è casa mia, ci saranno danni enormi - dice al Giornale.it- Sul telefono ho ricevuto la chiamata automatica dell'allarme, pensavo ci fosse il ladro in casa e mi sono precipitato qui. Sarebbe stato meglio così". Difficile non essere d'accordo.

Quattro botti e poi l'esplosione: questa la dinamica raccontata da più testimoni. "Abbiamo pensato a una bomba", racconta Maria della vicina rsa. "I nostri ospiti si sono spaventati moltissimo, noi abbiamo chiuso le tapparelle". Pare che l'incendio sia partito dal retro del camion e che l'autista 53enne si sia fermato nel tentativo, vano, di spegnere le fiamme. È rimasto ustionato a un braccio e a una gamba, ora si trova in ospedale in codice giallo ma è ancora sotto choc. Steven, chef del ristorante della via, e Luca Stelian Bernard, detto "Celestino", si sono precipitati per aiutarlo con un estintore, senza però riuscire a spegnere l'incendio. Il camion - lo mostra un video in possesso del Giornale.it, girato dal proprietario del parcheggio della via - è esploso in pochissimi secondi e per fortuna chi si era avvicinato è riuscito a spostarsi per tempo nelle vie laterali. Sempre l'autista ha raccontato che "qualcuno ha tirato qualcosa sul camion, facendo scattare l'incendio. È impossibile che abbia preso fuoco così". Proprio per approfondire questo aspetto e per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente, la polizia locale che ha acquisito le immagini delle telecamere della scuola e della vicina farmacia.

Nella vicina scuola materna ed elementare l'onda d'urto dell'esplosione ha fatto cadere a terra una suora 89enne, poi ricoverata in codice verde con un lieve trauma cranico. Terrore puro per insegnanti e bambini. "Ero al primo piano - ha detto Cecilia, insegnante della scuola - quando ho sentito un forte scoppio, seguito da altri quattro. Mi sono spaventata, ho pensato che fosse entrato qualcuno e avesse iniziato a sparare. Ho cercato di essere più fredda possibile". Sempre Cecilia ha raccontato che i bambini "erano tutti spaventati, agitati, urlavano e piangevano disperati. A un certo punto sono venuti i soccorritori e la segretaria che ci ha detto di stare tranquilli, riunendoci tutti in gruppi. Siamo andati giù in cortile, ci hanno detto di evacuare. Usciti abbiamo visto alla nostra destra un'ondata di fumo enorme nero. Poi ci hanno fatto mettere in un parchetto qui di fianco alla scuola, ad aspettare i genitori, per fortuna stiamo tutti bene".

Se i piccoli alunni della scuola gestita dalle mantellate non sanno quando potranno tornare a scuola, lo stesso è per molti che non sanno se riusciranno a rientrare nelle loro abitazioni.

Intanto la procura di Milano, con il pm Luca Gaglio e la procuratrice Tiziana Siciliano, ha aperto un fascicolo per l'articolo 449 del codice penale, quello che in gergo si definisce "disastro colposo", a modello 44, a carico di ignoti. Per il momento sono escluse le cause dolose o gli attentati.

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