Liberato il "killer delle fidanzate". Ecco cosa farà adesso (e dove)

Nei giorni scorsi le proteste dei residenti del quartiere genovese. L’avvocato: “Non vuole sprecare questa opportunità”

Luca Delfino
Luca Delfino
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Luca Delfino ha lasciato il carcere della Spezia e la sua nuova vita sarà alla Rems Villa Caterina di via Fedelini, a Genova Prà. Il “killer delle fidanzate” è arrivato alla struttura privata alle 7.00 di oggi a bordo di un furgone della polizia penitenziaria. Una volta varcato il cancello, ha stretto la mano al personale medico e ha recuperato i suoi effetti personali. Insieme alla polizia, sul posto gli agenti della Digos e la vigilanza privata.

Luca Delfino è uscito dal carcere

Luca Delfino ha scontato la condanna a 16 anni e 8 mesi per l’omicidio dell’ex fidanzata Antonella Multari – uccisa con 44 coltellate il 10 agosto del 2007 a Sanremo – ed è stato assolto nel caso di Luciana Biggi, altra sua ex fidanzata trucidata nel 2006. Ora la sua nuova vita sarà nella struttura privata genovese. Come riportato dalla Stampa, avrà una stanza singola e potrà avere a disposizione la televisione e la PlayStation. Vietati internet e ogni apparecchio che consente di comunicare con l’esterno.

La protesta davanti alla Rems

Delfino dovrà passare almeno sei anni e mezzo all’interno della Rems genovese perché i giudici lo considerano ancora socialmente pericoloso. L’avvocato Riccardo Lamonaca ha rassicurato: ”Luca non vuole evadere, per lui questa è una opportunità che non vuole sprecare”. Ma non sono mancate le proteste. Giovedì una cinquantina di residenti ha manifestato davanti alla Rems che ospiterà l’assassino di Antonella Multari. "Tutela per i nostri figli", "Notti serene, no sirene", "Delfino, squalo, le reti non bastano": questi solo alcuni dei cartelli esposti fuori dalla struttura. Ricordiamo che la Rems in questione è stata spesso al centro di casi di cronaca per la facilità con cui evadono gli ospiti. L’ultimo caso risale a una decina di giorni fa: un uomo ha lasciato Villa Caterina per poi tornare di sua spontanea volontà il giorno dopo.

La rabbia della madre di Antonella Multari

Rosa Tripodi, la madre di Antonella Multari, non ha nascosto la sua ira. Intervistata da “Zona Bianca”, la donna ha spiegato:“Da 16 anni so che è in carcere, ma lo vedo dappertutto. Ho gli incubi, sto male, mi vengono le palpitazioni. Sappiate che se succede qualcosa, voglio essere tutelata. Se questa persona esce dal carcere, mi viene a trovare e mi fa del male. Prendete dei provvedimenti, per favore”.

Preoccupazione anche da parte di Bruna Biggi, sorella gemella di Luciana: “È un predatore narcisista una volta fuori tornerà a caccia di altre donne e sono seriamente preoccupata che possa uccidere ancora”.

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