Omicidio Marzia Capezzuti: arrestati un minore e i genitori. Il 15enne aveva confessato su Instagram

A una svolta il caso della scomparsa di Marzia Capezzuti: è stata emessa ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre famigliari dell'ex compagno, accusati di maltrattamenti, torture e omicidio

Omicidio Marzia Capezzuti: arrestati un minore e i genitori. Il 15enne aveva confessato su Instagram

Avevano torturato e maltrattato la donna perché la accusavano della morte del compagno. Due adulti e un minore sono stati arrestati all’alba di questa mattina a Pontecagnano Faiano, nell’ambito delle indagini relative alla scomparsa di Marzia Capezzuti. La donna, 29 anni all’epoca della scomparsa, era sparita dalla casa della famiglia dell’ex compagno il 7 marzo 2022, alla vigilia del suo compleanno. Le ordinanze di custodia cautelare, si legge nella nota del procuratore di Salerno Giuseppe Borrelli, sono state eseguite dai carabinieri.

La confessione in videochiamata

Fondamentale è stata per gli inquirenti, per venire a capo del giallo, una videochiamata Instagram tra il minore arrestato oggi e la sorella. Il 15enne avrebbe infatti raccontato le modalità e il luogo in cui sarebbe stata uccisa Marzia Capezzuti, che poi sarebbe stata tradotta nottetempo nel luogo dell’occultamento.

Sono quindi stati tratti in arresto la sorella dell’ex compagno di Capezzuti Barbara Vacchiano, il marito di questa, Damiano Noschese e il figlio quindicenne, quest’ultimo per conto del tribunale dei minorenni. Un altro figlio maggiorenne, Vito Vacchiano, e due amici della coppia erano stati iscritti insieme a marito e moglie nel registro degli indagati, ma non sono state emessi per queste persone ulteriori ordinanze di custodia cautelare.

Tra le accuse anche quelle di tortura e sequestro di persona

L’arresto è scattato poiché, nei confronti degli indagati sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nel presunto omicidio e occultamento di cadavere. Infatti il 15enne è accusato di omicidio e occultamento di cadavere. Alla coppia vengono contestati anche i reati di tortura e maltrattamenti per “mero intento e spirito punitivo”, sequestro di persona e indebito utilizzo di carte di pagamento. Gli indagati si sarebbero infatti impossessati della pensione della scomparsa e, secondo gli inquirenti, l’astio nei confronti di Marzia Capezzuti sarebbe nato dal fatto che i famigliari dell'ex compagno l’avrebbero incolpata della sua morte, avvenuta nel 2019.

Le ricerche di Capezzuti, giovane milanese descritta dai genitori come una donna in stato di fragilità, avevano portato il 25 ottobre 2022 al ritrovamento del corpo in un immobile di proprietà di persone estranee alla vicenda, situato tra le colline di Pontecagnano Faiano e Montecorvino Pugliano. Per il corpo fu disposto l’esame del Dna, ma in effetti gli inquirenti giunsero in quel luogo anche in virtù delle testimonianze dell’accusa. Sul corpo erano stati trovati segni di strangolamento.

I maltrattamenti subiti

In tanti si sono schierati a favore di Capezzuti: nel tempo è anche spuntata una foto che ritraeva la giovane con vistose lesioni ed ematomi sul volto, oltre che la testimonianza di una donna che aveva avuto una relazione con il compagno di Capezzuti, e di un suo famigliare. I genitori di Capezzuti hanno raccontato inoltre che era stato detto loro che la figlia fosse incinta.

Marzia Capezzuti, tra l’altro destinataria di una piccola pensione, si era trasferita da Milano a Pontecagnano Faiano per stare con il compagno, che però è deceduto nel 2019. La donna ha comunque deciso di restare con la famiglia di lui, attualmente accusata di maltrattamenti, torture e omicidio, nati, come detto, dal fatto che avrebbero accusato lei della morte del compagno. Gli inquirenti hanno ipotizzato che il movente possa essere economico: l'occultamento del cadavere sarebbe servito ad appropriarsi del sussidio della giovane.

I genitori di Capezzuti si erano rivolti a “Chi l’ha visto?”, che ha trattato capillarmente la vicenda: contro l’inviata

Chiara Cazzaniga, cui gli indagati avevano inizialmente aperto in maniera pacifica le porte della loro casa, era stato perfino aizzato un cane, che tuttavia si è dimostrato con la giornalista molto docile.

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