Massacra di botte un passante per rubargli il telefono: la furia dell'africano

Un trentatreenne nigeriano è stato arrestato a Napoli per tentata rapina e lesioni personali: è stato accusato di aver massacrato di botte un passante, nel tentativo di sottrargli il telefono

Massacra di botte un passante per rubargli il telefono: la furia dell'africano
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Avrebbe massacrato di botte un passante, intercettandolo mentre camminava e piombandogli addosso all'improvviso. Il motivo alla base di questa azione? Voleva a quanto sembra sottrargli il cellulare. E solo l'intervento di una pattuglia dell'Esercito lo avrebbe indotto a desistere dal suo intento, evitando che la situazione degenerasse ulteriormente sino all'arrivo della polizia. Questa l'accusa che ha alla fine portato all'arresto di un uomo di 33 anni originario della Nigeria. Quest'ultimo sarebbe inoltre risultato privo di permesso di soggiorno e con alle spalle alcuni precedenti di polizia, anche specifici: dovrà a quanto pare rispondere di tentata rapina e lesioni personali. Un episodio svoltosi a Napoli e che secondo quel che riporta oggi dalla stampa campana risale a qualche ora fa. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, tutto è iniziato nei pressi della principale stazione ferroviaria del capoluogo campano, precisamente nella galleria di piazza Garibaldi.

Il trentatreenne africano si sarebbe avvicinato ad un uomo, senza farsi notare più di tanto. Ad un certo punto però, lo avrebbe aggredito, cogliendolo con tutta probabilità di sorpresa. Alla base dell'aggressione, stando a quanto ipotizzato dagli inquirenti in un secondo momento, c'era l'intenzione dell'aggressore di appropriarsi dello smartphone della vittima. Per convincere il proprietario a mollare il telefono, l'extracomunitario non avrebbe oltretutto esitato a colpirlo ripetutamente con calci e pugni, centrandolo anche in pieno volto e a più riprese. A scongiurare il peggio sarebbero stati i militari dell'Esercito, trovatisi in quel momento a passare dalla galleria commerciale nell'ambito di un servizio di presidio del territorio, ed intervenuti in soccorso dell'uomo.

L'aggredito aveva ad ogni modo avuto la possibilità di avvisare la polizia, nonostante il pestaggio che avrebbe subito: gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, a seguito di una nota pervenuta alla sala operativa, sono poi giunti sul posto. Al loro arrivo, i poliziotti non hanno impiegato molto tempo ad individuare la vittima: hanno subito notato il personale della vigilanza privata che stava prestando i primi soccorsi all'uomo picchiato dal trentatreenne africano. L'aggredito avrebbe rimediato alcune ferite e contusioni. E l'aggressore è stato fermato dagli operatori: a seguito degli accertamenti di rito effettuati sul suo conto, è risultato come detto pregiudicato e non in regola con il permesso di soggiorno.

Su queste basi, per lui sono quindi scattate le manette: il trentatreenne africano è stato trasportato in carcere, dove si trova tuttora detenuto, in attesa di giudizio. E dovrà ora rispondere dei reati ai lui contestati: a breve potrebbero quindi esserci ulteriori sviluppi.

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