"Angelo Onorato si è ucciso". Svolta nelle indagini: nessun Dna estraneo sulla fascetta

L'architetto fu ritrovato senza vita nella sua auto, a Palermo, lo scorso 25 maggio. La procura indaga per omicidio contro ignoti, ma l'esito degli accertamenti scientifici sembra avvalorare l'ipotesi del gesto estremo

"Angelo Onorato si è ucciso". Svolta nelle indagini: nessun Dna estraneo sulla fascetta
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Non ci sarebbero tracce del Dna di estranei sulla fascetta che Angelo Onorato, architetto e marito dell'eurodeputata Francesca Donato, aveva attorno al collo il giorno in cui è stato trovato senza vita nella sua auto, a Palermo, lo scorso 25 maggio. È quanto emerge dagli accertamenti della polizia scientifica disposti dalla procura del capoluogo siciliano, che aveva aperto un fascicolo per omicidio sulla morte del noto imprenditore. Una circostanza che, al netto di ulteriori riscontri investigativi, avvalora l'ipotesi del gesto estremo.

La pista del suicidio

Per oltre un mese gli inquirenti hanno battuto ogni pista, inclusa quella delittuosa. Ma ora l'esito degli accertamenti scientifici potrebbe determinare il corso delle indagini, da omicidio a suicidio. Sulla fascetta che Onorato aveva attorno al collo sarebbero state riscontrate unicamente tracce del suo Dna e quelle lasciate dalla moglie nel disperato tentativo di soccorrerlo. Un ulteriore tassello che si aggiunge all'intricato puzzle investigativo e rafforza l'ipotesi del gesto estremo. Già dall'autopsia, in realtà, era emerso che il 55enne non avrebbe provato a difendersi o reagire allo strangolamento. Inoltre tutte le telecamere analizzate dagli investigatori, comprese quelle delle attività commerciali in cui si era recato Onorato quella mattina, non hanno rilevato la presenza di compagnie sconosciute né che il suo suv fosse stato seguito o affiancato da un'altra vettura mentre raggiungeva via Ugo La Malfa, dove poi è stato ritrovato.

L'ipotesi dell'omicidio

Sebbene la pista del suicidio, al momento, sembrerebbe prevalere su quella criminosa, sono ancora molti i dubbi da sciogliere. Uno su tutti: perché l'architetto avrebbe deciso di farla finita? Dai primi accertamenti non è emersa alcuna anomalia riguardo alla gestione delle attività imprenditoriali di Onorato. Inoltre non risulta né che avesse contratto debiti né che la sua condizione finanziaria fosse precaria. Ed è uno dei motivi per cui la moglie, Francesca Donato, non crede all'ipotesi del suicidio.

E allora, potrebbe essere stato istigato da qualcuno? Ulteriori elementi a suffraggio dell'una o dell'altra ipotesi investigativa potrebbero arrivare dalle indagini tecniche sui dispositivi tecnologici (cellulare, pc e tablet) in uso alla vittima. L'esito sarà disponibile nelle prossime settimane. Per ora la morte del 55enne resta avvolta in un inquietante e inesplicabile mistero.

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