C'è una nuova pista che emerge sulla morte di Angelo Onorato, l'imprenditore 55enne, marito della eurodeputata Francesca Donato, trovato senza vita il 25 maggio all'interno della sua Range Rover con una fascetta stretta attorno al collo sulla circonvallazione di Palermo. Una pista che potrebbe disegnare un nuovo filone di indagine.
L'esame sul cellulare
Cosa è successo il 25 maggio scorso? Secondo quanto riportato dall'agenzai Adnkronos sono stati fatte ricerche sul telefono dell'uomo. Ci sarebbero foto cancellate, anche di recente, messaggi e dati eliminati dal suo smartphone. Domani si terranno gli esami irripetibili sul telefono cellulare di Onorato e su tutti gli altri dispositivi elettronici in suo possesso. Incrociando i dati del telefono con il gps dell'auto potrebbero emergere delle indicazioni anche sui movimenti dell'architetto prima della sua morte. Secondo quanto risulta fino a questo momento. Onorato sarebbe arrivato in via Minutilla, una bretella dell'autostrada Palermo-Mazara del Vallo, alle 10.45. Qui si sarebbe fermato appena 8/9 minuti, per poi riallontanarsi e ritornare dopo una decina di minuti. Cosa è accaduto dopo le 11.08, quando ha ricevuto l'ultima chiamata da un dipendente a cui ha risposto: "Non posso parlare, sono in compagnia"? In conpagnia di chi, stanno cercando di ricostruire gli investigatori.
L'ultima telefonata
Alle 11.15 lo ha chiamato l'ex Presidente della Regione siciliana. Totò Cuffaro, per alcuni lavori da eseguire, ma l'imprenditore non ha mai risposto. Forse era già senza vita o era impossibiliato a rispondere. Gli inquirenti stanno cercando ai accertare se in quegli istanti, prima della morte, qualcuno abbia raggiunto Onorato sull'auto. Anche se fino ad ora è emerso che l'architetto sia arrivato da solo e che nessuno sia salito sull'auto. Ma anche qui saranno gli esami a stabilirlo. Il punto del ritrovamento dell'auto è un "punto cieco" cioè senza telecamere. La Polizia ha pattugliato tutta la zona, dove ci sono numerose attività imprenditoriali. Di telecamere ce ne sono alcune ma sono state posizonate a centinaia di metri di distanza. E ricostruendo i movimenti delle auto in transito è emerso che Onorato fosse solo in auto.
Le due piste di indagine: l'omicidio
Fino ad ora gli investigatori si sono concentrati su due piste: l'omicidio e il suicidio. Entrambe i filoni di indagine hanno basi su cui gli inquirenti stanno lavorando. Da un lato la famiglia sostiene che ci siano prove inconfutabili sulla morte per mano di qualcun altro. "L’espletamento dell’esame autoptico non rappresenta una conclusione delle indagini che certamente dovrà tenere conto di diversi elementi non ancora chiariti. I primi dati emersi non consentono di orientare in maniera decisa l’indagine. Esistono una serie di considerazioni oggettive e soggettive che inducono i familiari ad escludere che si sia trattato di un suicidio. Siamo convinti che la Procura di Palermo arriverà alle stesse conclusioni” aveva dichiarato l’avvocato Vincenzo Lo Re del Foro di Palermo, incaricato dall’onorevole Donato di seguire le indagini subito dopo la scoperta del cadavere.
Il suicidio
L'unica certezza scientifica, fino ad ora, è che sul corpo di Onorato non sono emersi segni di violenza, né ferite, né graffi, o microlesioni.
Questo farebbe propendere verso un suicidio, ma chi avrebbe portato l'imprenditore all'estremo gesto? Gli inquirenti ipotizzano che si sia tolto volontariamente la vita stringendosi la fascetta di plastica, lunga 75 centimetri, attorno al collo. È stato sedato? Gli è stata puntata una pistola alla tempia? Domande per ora senza risposta, in attesa degli esami del Dna sulla fascetta e dell'analisi tossicologica sul corpo dell'uomo. Domani si saprà di più.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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