Non gradiscono la cena di Ramadan e massacrano gli organizzatori: la violenza degli stranieri

Quattro pakistani sono stati fermati con l'accusa di tentato omicidio aggravato, a Carpi. Non avrebbero gradito l'organizzazione di una cena da parte di due connazionali durante il Ramadan, accusandoli di aver invitato persone a loro sgradite. E per questo motivo, la mattina seguente avrebbero massacrato di botte entrambi

Non gradiscono la cena di Ramadan e massacrano gli organizzatori: la violenza degli stranieri
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Non avrebbero perdonato a due persone di loro conoscenza di aver invitato a cena, durante il Ramadan, alcuni uomini con i quali in passato avrebbero avuto una serie di screzi. E per punirli, avrebbero teso loro un agguato la mattina successiva al momento conviviale, massacrando di botte entrambi dopo averli attesi in un parcheggio. Protagonisti della vicenda che arriva da Carpi (in provincia di Modena) sono quattro cittadini di origine pakistana, i quali sono stati fermati proprio nelle scorse ore dai carabinieri dopo esser stati accusati di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione. Stando a quanto riporta oggi la stampa modenese, l'episodio in questione risale allo scorso 7 aprile, quando due pakistani rimasero gravemente feriti a seguito di una rissa scoppiata nel parcheggio di un centro commerciale.

Secondo quanto ricostruito, ad aggredire i due sarebbero stati i quattro connazionali poi finiti in manette: avrebbero atteso il loro arrivo e li avrebbero massacrati, colpendoli anche con un coltello e un bastone. Una delle due vittime fu trovata in fin di vita e venne sottoposta ad un intervento chirurgico d'urgenza, a causa delle ferite plurime da taglio. Ad avvertire le forze dell'ordine furono a quanto sembra alcuni passanti, spaventati dalla scena alla quale avevano appena assistito. Le indagini successivamente avviate dai militati dell'Arma di Carpi e coordinate dalla procura di Modena hanno consentito di ricostruire la dinamica dei fatti: ad incastrare i quattro sarebbero stati i filmati girati dalle telecamere del circuito di videosorveglianza della zona, oltre ad alcune testimonianze dei presenti.

E l'attività investigativa ha permesso di individuale anche il movente di questa vera e propria spedizione punitiva: alla base di tutto ci sarebbe infatti una cena organizzata dai due pakistani poi aggrediti, alla vigilia dei fatti. Un pasto a conclusione della giornata di digiuno imposto dal Ramadan, che i quattro presunti aggressori avrebbero dovuto però condividere con commensali a loro poco graditi: il gruppo contestava in buona sostanza ai due connazionali l'invito esteso ad alcune persone con le quali in precedenza avevano avuto motivi di attrito. Una "mancanza di rispetto" che i quattro avrebbero deciso di vendicare l'indomani, a quanto sembra. Alla luce di tutto ciò, la procura ha iscritto sul registro degli indagati i nomi dei quattro stranieri.

E ritenendo sussistente il pericolo di fuga, ha emesso nei loro confronti il decreto di fermo di indiziato di delitto, per il reato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione. I quattro sono quindi finiti in cella in attesa dell'interrogatorio di garanzia e nei prossimi giorni potrebbero quindi esserci ulteriori sviluppi.

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