Qual è stato il movente nella strage di Altavilla Milicia? È molto spesso dal movente, insieme alla scena del delitto, che gli inquirenti partono con le proprie indagini. Ma nel caso di questa strage c’è un uomo, Giovanni Barreca che verosimilmente non andrà a processo - poiché riconosciuto dalla perizia psichiatrica incapace di intendere e di volere - e non si sa cosa accadrà agli altri tre indagati, la figlia sopravvissuta di Barreca e due conoscenti.
È stato lo stesso Barreca, la notte dell’11 febbraio 2024, a chiamare i carabinieri, dicendo che tre membri della sua famiglia erano morti: la moglie Antonella Salamone, i figli Kevin ed Emanuel Barreca. Questi ultimi sarebbero stati torturati per almeno 36 ore, mentre il corpo della donna era stato bruciato in giardino con gli oggetti a lei più cari. Un’altra figlia 17enne di Barreca è sopravvissuta e ora è indagata, ma probabilmente sarà sottoposta anche lei a perizia psichiatrica.
Le sevizie sarebbero iniziate il 3 febbraio e l’ipotesi investigativa è che fossero presenti anche due conoscenti della famiglia, Massimo Carandente e Sabrina Fina: la voce di quest’ultima è quella che si ascolterebbe negli audio trasmessi a Quarto Grado. Gli audio contengono un a sorta di interrogatorio ad Antonella Salamone, interrogatorio effettuato da Fina e Giovanni Barreca, che ripete alcune parole pronunciate dalla conoscente.
“Tu non sei Antonella, Byrons, scordatelo, tu sei soltanto uno spirito immondo”, esordisce Fina negli audio. “Cinque spiriti immondi”, precisa Barreca, incalzato da Fina: “Uno dei cinque, insieme a Jezebel e al socio”. Fina dice inoltre che i demoni che avrebbero dimorato in Antonella avrebbero i “minuti contati” e parla di una serie di persone che avrebbero dovuto affidarsi ai “figli di Dio che Dio ha messo davanti”, chiedendo a Salamone di riconoscerli. La risposta della mamma di Altavilla è: “Sabrina e Massimo”. Risposta che viene seguita dall’“Amen” di Fina.
Le persone nominate sono colleghi e altri individui, uomini, che Antonella Salamone avrebbe incontrato per lavoro. E forse questo potrà aiutare a stabilire il presunto movente della strage. Barreca avrebbe nutrito il timore che la moglie lo tradisse, non solo da quando vivevano in Sicilia, ma anche quando erano residenti a Novara.
Per Carandente e Fina l’ipotesi è che volessero trovare nuovi proseliti, ovvero creare una rete di culto e “costruire” una piccola chiesa, alla quale servivano non solo fedeli, ma anche fondi. Naturalmente è una suggestione, come tante altre ventilate in questa vicenda, e quindi solo gli inquirenti e l’eventuale processo potranno stabilire cosa sia accaduto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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