"Non si chiama Said". Scoperta la vera identità della vittima dell'omicidio di Viareggio

Il nome dell'uomo morto a Viareggio non è Said Malkoun, ma Nourdine Naziki. Ecco che cosa sappiamo

"Non si chiama Said". Scoperta la vera identità della vittima dell'omicidio di Viareggio
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Si torna a parlare del caso di Viareggio, dove un uomo è rimasto ucciso dopo essere stato investito più volte dall'auto guidata da Cinzia Dal Pino, imprenditrice di 65 anni. A quanto pare l'identità diffusa non è corretta, non si tratterebbe di Said Malkoun, algerino di 47 anni.

Chi è l'uomo ucciso a Viareggio

A riportare la notizia è stato Il Tirreno, quotidiano locale. A quanto pare l'uomo si faceva chiamare "Said l'algerino", ma nessuna delle due informazioni sarebbe stata corretta. Stando alle informazioni raccolte da amici e conoscenti, infatti, si trattava del 52enne marocchino Nourdine Naziki. A quanto pare l'appellativo "Said" sarebbe servito per confondersi.

La morte di Nourdine Naziki ha in ogni caso portato scompiglio e sconcerto nel Paese, creando un acceso dibattito. Nella notte fra domenica e lunedì scorsi, Cinzia Dal Pino ha investito con la propria auto il 52enne, schiacciandolo contro una vetrina. Il nordafricano viveva ai margini della società, era irregolare, e a quanto pare anche prossimo all'espulsione dall'Italia. Quella notte, Naziki ha rubato la borsetta dell'imprenditrice, scatenando la sua reazione. Per quanto accaduto, la donna si trova adesso agli arresti domiciliari.

Di Naziki sappiamo che si trovava da tempo sotto l'occhio vigile delle forze dell'ordine, che attendevano il suo rimpatrio. Rimpatrio che faticava ad arrivare. Di lui si sapeva molto poco, tanto che inizialmente è stata fornita un'identità sbagliata. Poi c'è stato il passaparola di amici e parenti, ed è emersa la verità. Persino all'ambasciata algerina hanno negato che fosse un loro cittadino. Di fatti Nourdine Naziki è marocchino, originario di Casablanca (Marocco).

A seguito dell'esame autoptico, il corpo sarà consegnato alla famiglia e riportato in Marocco.

La furia dei parenti

Tanta la rabbia delle sorelle del 52enne, che hanno appreso la notizia dai giornali. "È stato ammazzato come un animale, a sangue freddo, da una donna che lo ha investito volontariamente quattro volte.

Chiediamo aiuto a tutti i marocchini, anche quelli che vivono in Italia, e alle nostre autorità, perché ci stiano vicino", hanndo dichiarato a Chouf tv, un programma marocchino. Le donne si sono appellate anche al Re del Marocco.

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