È febbrile l’attesa per l’incidente probatorio di febbraio, con cui si cercherà di stabilire se, verosimilmente, l’uomo inquadrato dalle telecamere di videosorveglianza in via del Ciclamino a Rimini la sera dell’omicidio di Pierina Paganelli sia Louis Dassilva, unico indagato e dalla scorsa estate in custodia cautelare.
Secondo l’ipotesi degli inquirenti, Dassilva avrebbe transitato ripreso dalla Cam 3 di una farmacia alle 22.17 del 3 ottobre 2023, poco dopo aver interrotto la sua attività di visione su una nota piattaforma streaming e a ridosso dell’assassinio della vicina. È stato già condotto un esperimento con figuranti per stabilire il colore della pelle dell’uomo che transita, colore della pelle che potrebbe essere importante, dato che Dassilva è il solo inquilino di origine africana nel condominio in cui è avvenuto il delitto. Su di lui pesa anche l’ipotesi di movente: per gli investigatori potrebbe aver ucciso per proteggere la nuora di Pierina Paganelli, Manuela Bianchi, con cui avrebbe avuto una relazione extraconiugale prima e dopo l’omicidio.
Ma c’è un’altra ripresa interessante della Cam 3: è datata 29 settembre 2023 e l’orario è quello delle 22.32. Si vede transitare davanti all’occhio della telecamera un uomo con la stessa scritta sulla maglietta, un’andatura e un movimento del braccio destro molto simili, lo stesso riflesso degli occhiali e perfino un oggetto sotto il braccio sinistro come nella ripresa del 3 ottobre. Questa ripresa è stata mostrata e comparata per la prima volta durante la messa in onda di Quarto Grado, ma nel caso della ripresa del 29 settembre c’è una certezza: si sa chi è l’individuo che cammina.
Si tratta infatti di Emanuele Neri, un altro inquilino del condominio che ha affermato in più occasioni - supportato anche dalla testimonianza della moglie sull’uscita all’orario indicato - di essersi riconosciuto nelle immagini. Emanuele Neri sarà con Dassilva protagonista dell’incidente probatorio, dal quale si cercherà di comprendere meglio e di più se le ipotesi sull’indagato possano risultare almeno verosimili.
Perché in effetti non c’è altro: il confronto tra i Dna trovati sul corpo della vittima ha dato esito negativo infatti. In altre parole non c’è Dna di Dassilva sui vestiti di Pierina Paganelli, per cui, se venisse meno l’ipotesi della Cam 3 è probabile che cadano anche le condizioni per cui l’uomo si trova in custodia cautelare.
Ma presto per poter dire cosa accadrà, soprattutto in un caso come questo, che al momento è anche rallentato da problemi burocratici che non hanno a che fare con la volontà degli inquirenti di comprendere eventuali responsabilità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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