
Ucciso e smembrato in Colombia. Sono tutti da chiarire i contorni della brutale morte dell’italiano Alessandro Coatti, ricercatore di 42 anni il cui cadavere è stato ritrovato all’interno di una valigia abbandonata in un ruscello nei pressi dello stadio Sierra Nevada, nella città costiera di Santa Marta.
Il corpo del biologo molecolare originario di Portomaggiore (Ferrara) è stato individuato dalle autorità colombiane domenica 6 aprile e le analisi effettuate sui resti – la testa, le braccia e le gambe – hanno permesso di individuare l’identità dell’uomo, che ha lavorato per otto anni per la Royal Society of Biology di Londra. In base alle primissime informazioni a disposizione, Alessandro Coatti alloggiava in un ostello nel centro storico di Santa Marta ed era sparito nel nulla nella giornata di giovedì.
Secondo quanto riporta il Telegraph, le autorità colombiane hanno offerto una ricompensa per ottenere informazioni sull’omicidio dell’italiano. Come evidenziato dal quotidiano britannico, il 42enne aveva lasciato la Royal Society of Biology alla fine del 2024 per fare volontariato in Ecuador e viaggiare in Sud America. Un dipendente dell'ostello ha detto che il ricercatore aveva chiesto informazioni sui percorsi per raggiungere Minca, una regione montuosa nella giungla a circa 20 chilometri dalla città, dove voleva studiare le specie. Inoltre, aveva visitato il parco naturale Tyrona.
Il colonnello Jaime Ríos Puerto, comandante della polizia di Santa Marta, ha confermato che Alessandro Coatti non aveva precedenti penali e non era stato oggetto di minacce. "Era un visitatore, uno scienziato, senza collegamenti sospetti" le sue parole a El Tiempo. Carlos Pinedo Cuello, sindaco di Santa Marta, ha spiegato di aver “dato incarico alle autorità di unire le forze per risolvere la morte del cittadino italiano: stiamo offrendo una ricompensa di 50 milioni di pesos colombiani per informazioni che ci consentiranno di identificare e catturare i responsabili”. "Questo crimine non resterà impunito. I criminali devono sapere che a Santa Marta la criminalità non ha posto. Li perseguiremo finché non saranno assicurati alla giustizia" ha concluso il primo cittadino. Già in contatto con i familiari del connazionale deceduto, la Farnesina ha confermato che l'ambasciata italiana nel Paese sudamericano segue "da vicino" la vicenda in stretto coordinamento con le autorità locali.
"La Rsb annuncia con profondo dolore la morte dell'ex collega Alessandro Coatti, assassinato in Colombia" si legge nella nota diramata dalla Royal society of biology (Rsb): "Alessandro, noto come Ale, ha lavorato per la Royal Society of Biology per otto anni come Science Policy Officer nel team Science Policy prima di essere promosso a Senior Science Policy Officer", si legge nella nota, "era uno scienziato appassionato e dedito, che guidava il lavoro scientifico sugli animali della Rsb, scrivendo numerose proposte, organizzando eventi e fornendo prove alla Camera dei Comuni. Ha lasciato la Rsb alla fine del 2024 per fare volontariato in Ecuador e viaggiare in Sud America.
Ale era divertente, caloroso, intelligente, amato da tutti quelli con cui lavorava, e mancherà profondamente a tutti coloro che lo conoscevano e lavoravano con lui" ricorda ancora l'Rsb, "i nostri pensieri e i nostri migliori auguri vanno ai suoi amici e alla sua famiglia in questo momento davvero orribile".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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