I punti chiave
Sono ancora molti i punti da chiarire nella vicenda relativa al neonato trovato morto lunedì 30 gennaio sul balcone di un appartamento popolare alla periferia di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano. La madre del piccolo, una 16enne di origine balcanica nata in Italia, avrebbe nascosto la gravidanza a entrambi genitori. Ma la procura di Monza, coordinata dal procuratore Claudio Gittardi, vuole vederci chiaro e attende i verbali dei carabinieri prima di procedere con l'apertura eventuale di un fascicolo penale.
Il parto in casa
A dare l'allarme al 112 sono stati i residenti di via Catania quando, all'alba di ieri mattina, hanno sentito le urla strazianti della giovane. La 16enne ha partorito da sola, senza alcuna assistenza medica. Il parto sarebbe avvenuto nel bagno dell'abitazione, poi la ragazza ha avvolto il neonato in una coperta e lo ha adagiato in un secchio sul balcone. In quel momento in casa c'era solo madre che, secondo quanto avrebbe dichiarato successivamente la donna agli investigatori, ha pensato che la figlia avesse avuto un malore. Sul posto sono arrivate un'auto medica e l'ambulanza. I medici del 118 hanno tentato invano di rianimare il bimbo, mentre la mamma è stata trasportata all'ospedale San Gerardo di Monza per gli accertamenti del caso.
Il neonato
Come riporta Il Giorno, la 16enne avrebbe già parlato con gli inquirenti. La sua testimonianza sarà raccolta in audizione protetta, come richiesto dal Tribunale dei minori. Intanto, nelle prossime ore, la procura disporrà l'autopsia sul neonato. L'esito dell'esame autoptico servirà ad accertare se il bimbo sia nato vivo oppure morto. Allo stato attuale non si esclude nessuna ipotesi, neanche che il piccolo abbia avuto un malore fatale in conseguenza alle circostanze del parto.
La famiglia
Le attenzioni degli inquirenti sono rivolte anche ai genitori della ragazza, entrambi di origine balcanica e di religione islamica. La madre, casalinga, e il papà, muratore, avrebbero detto ai carabinieri di non essersi accorti della gravidanza. I vicini di casa descrivono la famiglia come perbene e ben integrata nella comunità locale: "La mamma portava il velo - raccontano - ma non era isolata". Anche dagli uffici del Comune di Sesto San Giovanni confermano di non aver mai ricevuto segnalazioni riguardo a eventuali situazioni di disagio o marginalità sociale.
La ragazza veste all'occidentale e frequenta regolarmente la scuola. Insomma, nulla che possa far pensare a un contesto familiare difficile. Sarà compito degli investigatori provare a capire cosa è accaduto e quali siano le dinamiche che hanno determinato il tragico evento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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