Sciacalli e idioti non si fermano nemmeno davanti alla tragedia. Nelle ore del cordoglio per Giulia Cecchettin, la 22enne di Saonara rinvenuta senza vita vicino al lago di Barcis, c'è chi sui social perde tempo in provocazioni. Su Facebook è infatti apparsa una pagina dedicata al fidanzato della giovane, accusato di omicidio volontario aggravato e arrestato in Germania. "Filippo Turetta ragazzo modello" è il titolo del suddetto spazio, aperto da ignoti "per confutare le illazioni su un bravo ragazzo vittima del pressappochismo dei media". Sulla pagina in questione vengono infatti messe in dubbio le pesanti accuse che gravano sul ragazzo, con argomentazioni che hanno urtato la sensibilità di molti.
In attesa che gli accertamenti chiariscano nei dettagli cosa sia accaduto a Giulia, sulla pagina dedicata a Filippo Turetta prevalgono tesi assolutorie e sgradevoli insinuazioni contro la sorella della vittima. "Non sarà che tra sei mesi ci sono le elezioni europee e 'qualcuno/a' sta prendendo la palla al balzo? Avremo presto in circolazione una nuova Ilaria Cucchi?", si legge in uno dei messaggi pubblicati sullo spazio Facebook. E ancora, in riferimento a Turetta: "Dare il 'consenso all'estradizione' non significa 'confessare',
significa voler tornare in Italia al più presto per chiarire la propria posizione non avendo nulla da nascondere". Sulla pagine viene inoltre dedicata al giovane una canzone che Peter Gabriel aveva a sua volta dedicato a Steven Biko, "come Filippo - si legge - ingiustamente arrestato. Speriamo che gli serva per dargli forza".
Tra i post che più hanno suscitato fastidio e indignazione, quello in cui viene scomodato il caso giudiziario di Enzo Tortora. "Dopo anni di processi e di ingiusta detenzione venne ristabilita la verità. Ed è esattamente questo che accadrà per Filippo", recita la dicitura allegata a una fotografia del popolare conduttore tv. Viene inoltre citato il caso di Meredith Kercher e non mancano accuse all'avvocato difensore di Turetta, giudicato troppo "molle" e soprattutto convinto della colpevolezza del suo assistito. La pagina non ha per fortuna molti seguaci, ma sono migliaia i commenti indignati comparsi sotto a quei post dal sapore fortemente provocatorio.
"Trovo questa pagina di uno squallore inaudito, spero prendano provvedimenti.
Vergogna", si legge tra le tante reazioni ostili ai contenuti del profilo Facebook fittizio. Qualcuno cerca di argomentare come su Turetta gravino pesanti accuse. Inutile però discutere con un troll. Con chi sguazza nel fango, anche nella tragedia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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