Salvatore Calvaruso, chi è il 19enne arrestato per la strage di Monreale

Il palermitano è accusato di avere ucciso tre giovani monrealesi: è già noto per piccoli precedenti penali

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Ha reso "piena confessione" durante le "dichiarazioni spontanee" prima di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti al pm. Questo quanto evidenziato dal sostituto di Palermo Felice De Beneddittis nel fermo di indiziato di delitto a carico di Salvatore Calvaruso, il 19enne arrestato ieri per la strage di Monreale. Il giovane, originario del quartiere Zen di Palermo, è accusato di strage in concorso, detenzione e porto abusivo d'arma per l'omicidio di Salvatore Turdo di 23 anni, Andrea Miceli e Massimo Pirozzo di 26 ciascuno.

Salvatore Calvaruso è stato fermato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo nella notte tra domenica e lunedì e nel corso dell'interrogatorio si sarebbe autoindicato come "uno dei soggetti a sparare nel corso della lite". In più, secondo quanto emerge, ad incastrare il presunto killer sarebbero i riscontri alle sue parole. Calvaruso ha affermato di aver perso un paio di occhiali identici a quelli ritrovati su luogo del delitto e che lo stesso indossa nelle foto profilo sui social network. Inoltre, due testimoni lo hanno indicato tra coloro che hanno "aperto il fuoco contro la folla". Terzo punto, le dichiarazioni di un terzo testimone che ha riferito di avergli prestato la motocicletta la sera del 26 aprile e a cui il giorno successivo è stato chiesto di denunciarne il furto perché aveva "combinato un macello" sparando e uccidendo due persone (poi diventate tre, ndr).

Nato nel 2006, Salvatore Calvaruso proviene dallo Zen, uno degli ultimi quartieri popolari realizzati a Palermo a partire dal dopoguerra. Noto per la sua passione per la boxe, era già finito nel mirino delle autorità per piccoli precedenti penali non meglio precisati. Sarebbe stato lui, insieme ad almeno quattro complici ancora da identificare, a uccidere tre persone in seguito a una lite scaturita per un banale rimprovero.

“Ma che fate? Come cavolo guidate?”, il monito ai giovani che scorrazzavano per le vie di Monreale a bordo degli scooter. Un oltraggio, secondo il gruppetto dello Zen, che ha innescato lo scontro prima a parole e poi fisico, fino alla sparatoria mortale.

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