Avrebbe compiuto 18 anni oggi Lorys Stival, il bambino da 8 anni nato il 18 giugno 2006 e ucciso nel 2014. Sono trascorsi quasi 10 anni da quell’omicidio che scosse l’Italia e oggi il piccolo avrebbe raggiunto la maggiore età. Il padre Davide Stival gli ha scritto una lettera “virtuale”, pubblicata da La Sicilia, in questa giornata difficile.
“Ciao Lorys, oggi saresti diventato maggiorenne, avresti compiuto 18 anni, un’età importante tanto desiderata da piccoli, cioè un traguardo per tante nuove cose, come la patente, l’auto ecc.. ma purtroppo posso solamente pensarlo e immaginarlo - esordisce Davide Stival, che prosegue - Il mio pensiero è sempre vivo anche se lo so che non ci sei più, ma voglio ricordarti sempre con il tuo sorriso di quando giocavamo insieme. In questo tuo giorno di compleanno, io insieme al tuo fratellino ci soffermeremo a guardare il cielo così da poter vedere brillare tutte le stelle e dico tutte, perché ne sono certo che da lassù starai festeggiando insieme ai tuoi ‘amici angeli’ . Tra una lacrima e un sorriso buon compleanno Lorys”.
Un pensiero tenero da parte di un padre che ha vissuto un avvenimento terribile e lo ricorda, nonostante il tempo che passa. Il 29 novembre 2014 Lorys fu infatti ucciso a Santa Croce Camerina, comune in provincia di Ragusa in cui viveva con la famiglia. È iniziato tutto con una denuncia di scomparsa, sporta dalla madre Veronica Panarello, poi condannata per l’omicidio.
Quel giorno un cacciatore rinvenne il corpo del bimbo in un canalone alla periferia cittadina: Lorys era stato strangolato con alcune fascette di plastica. Dopo le prime indagini, i sospetti degli inquirenti si concentrarono proprio su Veronica Panarello, che fu posta in custodia cautelare e dopo alcuni mesi iniziò a parlare, fornendo versioni diverse di ciò che era accaduto.
Panarello disse infatti all’inizio di aver reagito a un capriccio di Lorys, che quel giorno non voleva andare a scuola, poi parlò di un incidente in cui il bambino si sarebbe strangolato da solo mentre giocava con le fascette e lei avrebbe occultato il cadavere per paura della reazione del marito. Infine puntò il dito sul suocero, che tra l’altro la querelò.
Veronica Panarello è attualmente una delle donne in carcere per ergastolo in Italia: la sua condanna venne confermata in Cassazione nel 2019 e successivamente la donna ricevette anche un’ulteriore condanna definitiva per la calunnia nei confronti del suocero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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