La scomparsa, il delitto, le carte di Cluedo. Cosa c'è dietro il giallo del lord

Circa 50 anni fa un caso aveva sconvolto l'intera Inghilterra: un mistero avvolgeva la villa di Lord Lucan. Nessuno era stato in grado di risolvere il giallo fino a quando la tecnologia contemporanea ha svelato un ipotetico retroscena

Indagini con foto e identikit del volto di Lord Lucan
Indagini con foto e identikit del volto di Lord Lucan

È il 1974 quando una giovane donna viene trovata riversa sul pavimento del seminterrato di una bellissima villa londinese. È la 29enne Sandra Rivett e lavora come babysitter nella residenza aristocratica della moglie del settimo conte Lucan. Quando gli inquirenti si precipitano per esaminare la scena del crimine e interrogare chi era presente, scoprono che Richard John Bingham, VII conte di Lucan, all'epoca 40enne, è sparito. Da quel momento il caso diventa un vero e proprio giallo.

La scomparsa e le tre carte di Cluedo

La sera di quel tragico 7 novembre pare che la moglie del Lord, Veronica Duncan, avesse chiesto a Sandra una tazza di tè. La donna era quindi scesa nel seminterrato e da lì non aveva più fatto ritorno. A quel punto lady Duncan, avendo avuto l'impressione che fosse accaduto qualcosa, era scesa e aveva trovato il corpo inerme della babysitter. Urlando, si era accorta che ci fosse qualcuno nella stanza e subito dopo sarebbe stata aggredita. Quando si era ripresa dallo choc aveva chiamato la polizia a cui aveva raccontato tutto.

Durante l'inchiesta l'unico dato certo era che la ragazza fosse stata uccisa con un tubo di piombo, oltre a questo il buio. Nel frattempo si era cercato in lungo e in largo il Lord che sembrava sparito nel nulla. La moglie aveva confessato che da tempo la relazione coniugale non funzionava più e che alcune mosse del Conte, come quella di pedinarla o di registrarla, l'avevano intimorita. Alcune rivelazioni inquietanti degli amici avevano, inoltre, puntato il dito sul nobile che con ogni probabilità, a loro dire, preso dal rimorso si era suicidato gettandosi nelle acque della Manica. Da qui in poi avvistamenti e congetture avevano sviato le indagini. Nel 2016, si era dichiarata la morte presunta del Lord e un anno dopo lady Duncan, si era suicidata nella casa londinese.Troppi erano rimasti i punti oscuri dell'oscura vicenda e la risoluzione del mistero del Lord era diventata da anni una sfida.

Qualche giorno fa, infatti, la svolta: nell'auto che Lucan aveva abbandonata nel Sussex poco dopo l'omicidio, erano state trovate tre carte del gioco da tavola poliziesco "Cluedo". In particolare raffiguravano il colonnello Mustard, la hall e il tubo di piombo, che corrisponde proprio all'arma usata per uccidere la babysitter. Il ritrovamento era avvenuto nell'immediato dei fatti ma non era mai stato rivelato dalla polizia forse perché ritenuto irrilevante. Secondo gli investigatori, invece, potrebbero essere proprio quelle il tassello per ricostruire l'intero caso, sia che si tratti di una confessione o di un macabro tentativo di incastrare il Lord.

L'aiuto della tecnologia per la risoluzione del caso

Nel frattempo, dal 1974 fino ai nostri giorni, la tecnologia è andata avanti ed è stata utilizzata anche in questa assurda vicenda. Il professor Hassan Ugail, matematico all'università di Bradford ed esperto di riconoscimento facciale, è stato chiamato per dare una mano alle indagini e il suo responso arrivato dopo 9 anni, in base agli avvistamenti e ai vari identikit ricostruiti da alcuni testimoni e dalle fonti fornite dal figlio della babysitter, è che Lord Lucan oggi sia vivo e vegeto e stia trascorrendo la sua vita da pensionato nella comunità buddista in Australia.

Lo scienziato sarebbe arrivato al responso grazie alle immagini dell'anziano 87 enne sospettato di essere Lord Lucan e vecchie foto del personaggio stesso. Attraverso l'intelligenza artificiale, poi, avrebbe ottenuto un incrocio tramite algoritmi. A tal proposito ha dichiarato: "Queste immagini appartengono allo stesso individuo o a qualcuno che gli assomiglia estremamente, come gemelli identici.

Questa è scienza e fatto matematico: non puoi ingannare l'algoritmo" . Se così fosse significherebbe che gli amici interrogati avevano dato elementi fuorvianti per proteggere il nobile durante la sua fuga. Resta da capire perché sia scappato via e cosa c'entrava Sandra Rivett.

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