Sharon Verzeni, il buco di tre minuti e i 20 volti da identificare per risolvere il giallo

L'attenzione degli inquirenti è su una ventina di persone che si trovavano ai margini della scena del crimine la sera del delitto. Si cercano eventuali testimoni oculari

Sharon Verzeni, il buco di tre minuti e i 20 volti da identificare per risolvere il giallo
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C'è un buco di tre minuti nei filmati al vaglio dei carabinieri del Ros che indagano sull'omicidio di Sharon Verzeni, la barista di 33 anni uccisa in strada a Terno d'Isola, in provincia di Bergamo, la notte del 30 luglio scorso. Un vuoto che, come anticipa il quotidiano La Stampa, potrebbe fornire qualche dettaglio in più sulla dinamica e le tempistiche dell'agguato mortale. Il killer non ha ancora un volto né un nome, ma le attenzioni degli investigatori sono rivolte a una ventina di persone inquadrate dagli impianti di videosorveglianza ai margini della scena del crimine.

Il buco di tre minuti nei video

Quella passeggiata serale per Sharon Verzeni è durata poco meno di un'ora. Tempi che non sembrano compatibili con il percorso scelto dalla vittima. Così come quei tre minuti di buco dall'ultima volta che una telecamera ha inquadrato la 33enne, prima dell'imbocco di via Castegnate, dove è stata soccorsa successivamente in fin di vita. Ed è proprio in quel punto "cieco" che la giovane sarebbe stata colpita dall'assassino con quattro coltellate, una all'altezza dello sterno e le altre tre alla schiena. Poi ha percorso circa duecento metri, già sanguinante, prima di accasciarsi al suolo e chiamare il 112.

I venti volti da identificare

Le indagini puntano anche all'identificazione di eventuali testimoni oculari. Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, l'attenzione degli investigatori è su una ventina di persone che sono state inquadrate dalle telecamere di sorveglianza non lontano dalla scena del crimine. Non è escluso che tra loro possa nascondersi il killer. Anche se, in tal senso, non sembrerebbero esserci fotogrammi di particolare rilevanza investigativa rispetto ad altri. Nella giornata di ieri è trapelata l'indiscrezione secondo cui vi sarebbe un certo interesse nei confronti di una persona che, attorno alle 00.50 della sera del 30 luglio, si aggirava in via Castegnate in sella a una bicicletta. Pare si tratti di un uomo, ma è ancora tutto da verificare.

Il papà di Sharon: "Spero prendano il colpevole"

Intanto nelle prossime ore saranno riascoltati familiari e conoscenti della vittima, tra cui anche il fidanzato Sergio Ruocco. L'obiettivo degli investigatori è quello di non tralasciare alcun dettaglio sulla vita della 33enne. "Sharon era una ragazza semplice, solare. Aspettavo il momento di accompagnarla all’altare, si sarebbe sposata l’anno prossimo.

Ma quel momento non arriverà mai", ha raccontato Bruno Verzeni, il papà di Sharon, in un'intervista al Corriere di Bergamo. L'uomo ha poi concluso: "Spero prendano il colpevole: non per vendetta, ma perché non faccia del male a qualcun altro".

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