"Tengo duro": le rivelazioni dell'amica di Lilly. Come si spiegano le chiamate cancellate

Ci sono altre chiamate e messaggi cancellati dal telefono di Liliana Resinovich. E intanto la vicina fa nuove rivelazioni

Screen Quarto Grado
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Si è ancora in attesa delle analisi scientifiche disposte e richieste nelle nuove indagini sulla morte di Liliana Resinovich. Restano in piedi tutti gli interrogativi fondamentali che hanno costellato questo lungo periodo: si è trattato di un suicidio? E se fosse stato un omicidio? Oppure un incidente con occultamento del corpo? Intanto emergono nuovi indizi che potrebbero essere utili a giungere alla verità. Lilly è scomparsa da Trieste il 14 dicembre 2021, venendo ritrovata cadavere nel boschetto nei pressi dell’ex ospedale psichiatrico giuliano tre settimane più tardi.

Le critiche all’amica

È stata intervistata da Quarto Grado l’amica e vicina di casa Gabriella Micheli: nel video della videosorveglianza che ha ripreso Lilly il giorno della scomparsa, viene ripresa anche Gabriella a poco meno di due minuti di distanza. La donna ha rimarcato di non aver visto Liliana quel giorno, e di essere stata a conoscenza dell’eventualità solo quando il fratello di Lilly, Sergio Resinovich, è entrato in possesso delle riprese. “Magari l’avessi potuta fermare”, ha esclamato Gabriella.

La donna, ex dipendente delle forze dell’ordine, ha ipotizzato che quel giorno o la sera prima Liliana possa aver litigato con il marito Sebastiano Visintin, e questi le avrebbe lasciato la differenziata da gettare - cosa che in effetti Lilly fa, come testimoniato dalle telecamere. “Questa è una mia opinione”, ha aggiunto Gabriella.

Ma ha anche raccontato un aneddoto, per testimoniare un presunto attrito tra Lilly e il marito. “Lilly, una settimana prima, dieci giorni prima, non ricordo, mi dice al nostro caffè mattutino:’Tengo duro, manca poco’”, ha spiegato Gabriella. A cosa si sarebbe riferita Liliana? Aveva davvero intenzione di lasciare il marito, come da sempre afferma il sedicente amanteClaudio Sterpin?

L’attività telefonica cancellata

Stando alle perizie condotte dalla famiglia di Lilly, ci sarebbe stata nella giornata del 14 dicembre 2021 un bel po’ di attività telefonica. Oltre al fatto che ci potrebbe essere stata una chiamata respinta da qualcuno che si trovava in casa - Liliana sarebbe uscita alle 8.40, ma non c’è attestazione video che possa essere rientrata - sarebbe stato cancellato inoltre il contatto di Claudio.

Altra attività telefonica risulta dai tabulati, tra le11.24 e le 13.06 di quella stessa giornata, ma non nei registri dello smartphone di Lilly. Secondo Claudio, “Sebastiano sa tutto”. Tuttavia il vedovo lancia un’ipotesi suggestiva: “Qualcuno è venuto a casa mia? Cosa è venuto a portare, cosa è venuto a portar via? Può essere che anche questa questione dei telefoni di Liliana… siano stati manomessi”. In effetti Liliana aveva perso un mazzo di chiavi, tenute insieme con un portachiavi a forma di L: qualcuno ne è entrato in possesso?

La cancellazione dell’attività telefonica potrebbe aver avuto un significato secondo lo psichiatra e criminologo Massimo Picozzi, ma si è sempre nel campo delle ipotesi: “Se questo potrebbe essere un suicidio del tutto insolito, altrettanto, se non più, insolito potrebbe essere un omicidio, un atto aggressivo con

quella sorta di depistaggio. Posso ipotizzare che in quelle due chiamate cancellate ci fosse un atto d’accusa e ci starebbe come un biglietto d’addio, che io ritengo, con la psicologia di Lilly, andrebbe d’accordo”.

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