"Un tipo irascibile". Chi è Adil Harrati, il presunto killer di Rossella Nappini

Già noto alle forze dell’ordine, il marocchino è stato fermato nella notte di lunedì per l’omicidio dell’infermiera a Roma: i due avevano avuto una breve relazione

"Un tipo irascibile". Chi è Adil Harrati, il presunto killer di Rossella Nappini
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Venti coltellate nell’androne del palazzo di via Giuseppe Allievo, a Roma, dove viveva con i due figli e l’anziana madre: così è stata uccisa Rossella Nappini, infermiera al San Filippo Neri. Per il suo omicidio è stato fermato nella notte di lunedì Adil Harrati, 45enne di nazionalità marocchina: i due avevano avuto una breve relazione, terminata recentemente. L’accusa è di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione: secondo gli investigatori, il presunto killer è uscito di casa armato di coltello con il chiaro intento di ucciderla.

Chi è il presunto killer

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori Adil Harrati ha aspettato che l’ex compagna rincasasse e l’ha aggredita mentre si stava recando ad uno sportello bancomat: al termine di una brusca lite il marocchino ha estratto il coltello e ha colpito l’infermiera in varie parti del corpo. Una vera e propria mattanza, secondo il racconto dei testimoni. Il 45enne si è poi allontanato con l’arma del delitto, ma la sua fuga è terminata poche ore dopo: grazie a un’indagine lampo, la Squadra Mobile di Roma lo ha arrestato nella sua abitazione di Torrevecchia, dove viveva insieme a un coinquilino come lui di origini nordafricane.

Arrivato in Italia circa otto anni fa, Adil Harrati non è un volto sconosciuto alle forze dell’ordine. Come riportato dal Corriere della Sera, il presunto killer di Rossella Nappini ha un precedente di polizia per rapina, sembra in un supermercato. Ma non è tutto: molte persone a lui vicine lo hanno definito “una persona irascibile. Sin dal suo arrivo in Italia ha fatto un po’ di tutto: dall’operaio al commercio di oggetti usati nei mercati rionali.

Cinquantadue anni e benvoluta da tutti, Rossella Nappini aveva conosciuto il marocchino qualche mese fa, quando quest’ultimo aveva fatto alcuni lavori di ristrutturazione nell’abitazione della donna a Trionfale. Dopo aver iniziato la conoscenza come amici, avevano avuto una relazione che si era chiusa recentemente. Molti testimoni hanno confermato alle forze dell’ordine di aver visto il presunto assassino più volte in compagnia dell’infermiera. In base a quanto riportato da Repubblica, era stata la vittima a troncare la relazione ma i due sono rimasti in contatto.

Nei confronti di Adil Harrati è scattato un provvedimento di fermo di

indiziato di delitto e il pubblico ministero chiederà la convalida dell'arresto all'ufficio del gip. L'interrogatorio è in programma nel carcere di Regina Coeli dove il nordafricano è stato trasferito subito dopo il fermo.

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