Il vicino di casa originario dell'Albania, alla guida di una ruspa, gli avrebbe danneggiato volontariamente l'auto e la villetta a schiera nella quale risiedeva. E per tutta risposta, lui ha esploso alcuni colpi di fucile, uccidendolo. Una vicenda surreale, non fosse che è si è risolta con una tragedia, quella svoltasi in una frazione del Comune di Arezzo (in Toscana) nelle scorse ore. Protagonista della storia, un uomo di 53 anni residente nel quartiere di San Polo, che dovrà adesso rispondere dell'accusa di omicidio. Le indagini da parte delle forze dell'ordine sono ancora in corso per accertare la dinamica dei fatti, ma una prima ricostruzione sarebbe già emersa. Stando a quanto riportato dai media locali, fra i dirimpettai non correva buon sangue: già in passato fra il cinquantanovenne albanese e il cinquantatreenne erano a quanto pare sorti dei contrasti, spesso e volentieri per futili motivi.
E l'ultimo, in ordine cronologico, si è trasformato in dramma: secondo gli inquirenti, tutto sarebbe iniziato ieri intorno alle 20.30, quando il cinquantatreenne si trovava nel proprio appartamento insieme ad alcuni parenti. Una festicciola di famiglia che sarebbe tuttavia stata interrotta improvvisamente da alcuni rumori provenienti dall'esterno, fattisi via via sempre più vicini sino a tramutarsi in veri e propri scossoni. A causarli, l'escavatore guidato dal vicino di casa. Che avrebbe usato il mezzo per danneggiare l'abitazione, forse a seguito dell'ennesima lite. Gli investigatori stanno cercando di appurare se si sia trattato di un gesto volontario o di un errore accidentale, anche se per ora gli indizi sembrano condurre alla prima opzione: lo dimostrerebbe il fatto che lo straniero avrebbe colpito anche un paio di automobili, fra cui quella del vicino. Utilizzando la benna del mezzo avrebbe quindi sfondato parte del muro dell'edificio, colpendole la struttura portante.
E a quel punto, colto di sorpresa, il rivale non ci avrebbe visto più: sarebbe andato a prendere il fucile che teneva in una delle stanze. E dopo averlo imbracciato, avrebbe sparato quattro colpi, uno dei quali avrebbe ucciso il manovratore. I sanitari del 118, una volta giunti sul posto, hanno prestato le prime cure del caso al ferito, ma la corsa in ospedale si è rivelata vana.
Oltre ai soccorsi, sono intervenuti anche i carabinieri, che al loro arrivo hanno trovato il motore della ruspa ancora acceso e il veicolo appoggiato alla parete esterna dell'immobile. I militari dell'Arma hanno infine provveduto a trarre in arresto il presunto autore dell'omicidio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.