Venduta e poi violentata, per dimostrare che era vergine. È successo a una 13enne macedone, ceduta dai genitori a una connazionale, per essere data in sposa al figlio 17enne. La madre e il "marito" dell'adolescente sono stati entrambi arrestati dalla squadra mobile di Venezia.
La 13enne è stata trasportata dalla Macedonia a Venezia in pullman, segregata in casa e sottoposta ad ogni genere di angheria. Una decina di giorni dopo il suo arrivo è stata violentata dal ragazza. La suocera, 34enne, ha organizzato una festa con i parenti, per mostrar loro il lenzuolo macchiato dove la ragazzina era stata presa contro il suo volere, a dimostrazione della sua verginità.
Il capofamiglia, all'oscuro di quanto accadeva nella sua stessa casa, ha preso le difese della ragazza violentata, dopo averle trovato lividi sulle braccia. Adirato con il figlio, gli ha rotto tre sedie di legno sulla schiena.
Le violenze contro la ragazza non si sono limitate allo stupro.
Di giorno, quando il capofamiglia non era in casa, veniva picchiata, seviziata e immersa, vestita, bella vasca colma d'acqua calda e sale. Le venivano poi date scariche elettriche con il filo del computer su più parti del corpo, per punirla del tentativo di scappare dalla casa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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