Era ad Andria la base logistica di un gruppo che aspirava a unirsi al fronte internazionale jihadista. Sono i giudice della Corte d'assise d'appello a Bari a dirlo, nelle motivazione di una sentenza con cui a ottobre confermarono le cinque condanne per altrettanti cittadini tunisini, accusati di associazione sovversiva finalizzata al terrorismo internazionale di matrice islamica.
Erano pronti alla "guerra contro gli infedeli", dicono le intercettazioni, che hanno portato alle condanne per l'ex imam andriese Hosni Hachemi Ben Hassem, per Hammami Mohsen, Ifauoi Nour, Khairredine Romdhane Ben Chedli e Chamari Hamdi. "Voglio che le mie carni vadano in pezzi", e "prendere il fucile e lasciare la borsa diplomatica", si sente in quelle intercettazioni, che parlano anche di un forte anti-semitismo e di un sentimento anti-occidentale altrettanto forte.
"Le reti di estrazione estremistica islamica avevano costituito sul territorio delle strutture di sostegno - scrivono i giudici - che avevano principalmente il
compito di procurare falsi documenti di identità validi per tutta l'area Shengen, di fornire materiale di interesse logistico, di reperire fondi e di fornire aiuto ai 'fratelli' ricercati dalle varie autorità giudiziarie".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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