Abano Terme, lite furibonda in ospedale: vetri in frantumi

Dopo sette mesi, spunta il video della violentissima lite fra un 32enne romeno e un italiano di 69 anni all'interno del pronto soccorso di Abano Terme

Abano Terme, lite furibonda in ospedale: vetri in frantumi

Dopo quasi sette mesi di distanza, sui social spunta il video della violenta lite fra due pazienti nella sala d'aspetto del pronto soccorso della Casa di cura di Abano Terme. Scene di ordinaria follia, con grida, spinte e una vetrata in frantumi. E tutto è iniziato per una semplice richiesta.

La discussione inizia quando un cittadino romeno di 32 anni arriva in clinica con una ferita al volto rimediata durante dei lavori domestici. L'infermiera gli chiede i documenti d'identità come vuole la prassi. Ma a quel punto, il romeno, sprovvisto di carta d'identità, dà in escandescenze.

Nasce una discussione generale fra l'uomo e il personale sanitario. Una discussione che degenera in lite: "Non ce la faccio più dal dolore!" grida l'uomo "Ma non ti vergogni? –gli dice un 69enne presente anche lui in sala d'attesa -. Qua siamo in Italia. Forse non l’hai capito. Sennò te ne torni nel tuo c… di paese". A quel punto, i toni si fanno sempre più accesi: "Qui siamo in Europa - gli dice il romeno, - Qui siamo in Europa". E lo caccia insultandolo.


L'italiano non ci sta e chiede l'intervento della polizia. Ma il 32enne reagisce con una spinta e prova a chiudere la vetrata scorrevole che, dopo qualche secondo, va in frantumi.

La distruzione della vetrata crea il panico fra le persone e il bambino in braccio alla donna che accompagna il rumeno, scoppia a piangere. Dopo un po', il video si interrompe mostrando la devastazione del pronto soccorso. I carabinieri arriveranno dopo qualche minuto.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica