"Abolire giornata della memoria": bufera sul parroco

Il parroco di Altamura, Vincenzo Lopano, chiede su Facebook l'abolizione della giornata della memoria. Scoppia la polemica: "Israele è diventata carnefice"

"Abolire giornata della memoria": bufera sul parroco

"Urge un referendum per abolire la giornata della memoria". Una frase, secca e diretta, pubblicata su Facebook. Ci sarà dietro un antisemita di ferro, penserete, e invece si tratta di un normale parroco di Matera che celebra messa ad Altamura, in Puglia. La sua presa di posizione contro il ricordo della shoah ha però superato i confini del suo profilo social, finendo sulle pagine dei giornali sollevando diverse polemiche.

Vincenzo Lopano diventa parroco di Altamura dopo aver studiato presso la Pontificia Facoltà Teologica pugliese e alla Università europea di Roma. A scuola non ha ancora smesso di andare, visto che insegna al Liceo Classico Cagnazzi. Chissà se ai suoi alunn ha ripetuto le parole scritte su Facebook. Prima di lanciare la bomba del "referendum sulla giornata della memoria", infatti, Lopano aveva già redatto alcuni post piuttosto discussi. "Quando celebrate le giornate della memoria ricordate ai vostri figli e alunni che la vittima diventò carnefice!", aveva scritto ieri sera. Il riferimento è alla situazione in Palestina e all'infinita querelle che divide da decenni il mondo sulla legittimità dell'esistenza di uno Stato Palestinese. Israele carnefice come i nazisti, dice Lopano. Che in un secondo post precisa però il suo pensiero. "A chi mi accusa di essere fascista - scrive - vorrei dire che ho letto e amato Hillesum, Stein , Weil, Bonhoeffer, Frankl e tanti altri!!". Poi aggiunge: "Ho visto il campo profughi a Nablus, ho visto Ebron e l'unica cosa che riesco a dire è che l'attuala politica Israeliana non ha imparato nulla dal suo passato!".

"Hitler è in ogni parola che uccide - conclude Lopano -, in ogni sguardo che non vede! non vede la Palestina, non vede la Siria, non vede le tante regioni dell'Africa abbandonate ad un lento e graduale genocidio! non bastano le fiaccolate, i minuti di silenzio, gli applausi. le letture dei testi, le visioni dei film!".

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