"Le decisioni del giudice devono essere comprensibili a tutti, grazie a una motivazione chiara e un linguaggio appropriato". Lo hanno affermato il presidente del Consiglio di Stato, Filippo Patroni Griffi, e il presidente dell'Accademia della Crusca, Claudio Marazzini.
Sottoscrivendo un accordo di collaborazione, le due istituzioni hanno spiegato che "Il giudice non deve persuadere, ma dare conto della propria decisione, per questo profili processuali e forme di linguaggio devono stare insieme nella redazione della sentenza, che è la ragion d'essere del giudice".
L'intesa stipulata tra l'Accademia della Crusca e l'Ufficio Studi della Giustizia Amministrativa ha la durata di quattro anni, non comporta oneri economici ed è finalizzato al miglioramento delle tecniche di redazione dei provvedimenti giurisdizionali e dei pareri consultivi.
Niente più burocratese quindi: da ora in poi tutti saranno in grado di comprendere quanto scritto dai giudici. Un passo importante verso i cittadini che spesso si trovano a lottare contro le parole delle sentenze.
Una collaborazione che "mira a sostenere la lingua italiana, nel suo
valore storico di fondamento dell'identità nazionale, e ad assicurare la massima efficacia, precisione e trasparenza dell'attività dei Tar e del Consiglio di Stato", hanno sottolineato dall'Accademia della Crusca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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