Perché pagare fuori ciò che si ha gratis dentro? È un po' questo il ragionamento che hanno fatto i rappresentanti del Sinadacato nazionale autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni (Snater) nel momento in cui hanno deciso di presentare una denuncia alla procura della Corte dei Conti e all'Anac. Di fatto i sindacalisti, come riporta ilTempo, hanno messo nel mirino tutte quelle spese della Rai destinate a professionalità esterne all'azienda, come registi, autori o magari scenografi. "I registi, autori e scenografi Rai – si legge nell'espostofirmato dal segretario nazionale Snater Piero Pellegrino – nonostante la loro maturata esperienza, sono stati inspiegabilmente sostituiti nella realizzazione dei programmi, per i quali hanno già reso la propria attività lavorativa, per poi essere sottoutilizzati o addirittura inutilizzati (e pertanto demansionati), perl asciare spazio a collaboratori esterni pagati a puntata, con "cachet" molto alti". E così i magistrati contabili si stanno già muovendo in questa direzione con un'indagine per danno erariale. E nell'esposto da parte del sindacato vengono citati programmi di punta dei palinsesti Rai tra cui "Affari tuoi", "Domenica In", "La prova del cuoco", "La vita in diretta", "L'eredità", "Tale e quale show", "Unomattina", "Quelli che il calcio", "Chi l'havisto?".
Ma c'è anche qualche critica per Fabio Fazio che ricorrerebbe a figuer esterne per la preparazione del suo "Che tempo che fa". I sindacati hanno inoltre chiesto all'azienda una lista con i compensi dei consulenti. Ma di fatto da Viale Mazzini è arrivato un secco no. E così è scattato il ricorso al Tar.
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