Cortina riapre l'aeroporto. Un investimento, tutto privato, da 10 milioni di euro per rilanciare il turismo e ovviare alla carenza infrastrutturale. Il progetto per rilanciare lo scalo di Fiames è già stato messo sul tavolodal pilota civile milanese Fabrizio Carbonera: negozi di lusso, aree vip, meeting aeroportuali e, soprattutto, moschea. Perché l'obiettivo è corteggiare i ricchi sceicchi.
Lo scalo di Fiames è stato inaugurato nel 1962, sei anni dopo i Giochi olmpici invernali. Nel 1976, però, è stato chiuso in seguito all'incidente del Cessna 206 che, schiantatosi a terra dopo il decollo per il forte vento, ha causato la morte di sei persone. Adesso, come riportato nei giorni scorsi dal Corriere del Veneto, c'è un pool di imprenditori guidato da Carbonera che vorrebbe riportarlo in vita per far crescere il turismo di Cortina. Secondo quanto appreso da ItaliaOggi, poi, il piano da 10 milioni di euro prevederebbe una "pista lunga 1.600 metri, un hangar, una media di traffico aereo di 5 veicoli al giorno con mezzi da 40-50 posti, business jet e piccoli biturbo".
Negli oltre 150mila metriquadri di aeroporto l'obiettivo è di creare un polo di altissima qualità con "22-24 negozi preferibilmente di alta gamma", meeting aeroportuali, "zona vip e altre sette zone deicate ai visitatori". Tra queste, oltre a una cappella per i fedeli cattolici, verrà costruita una moschea per "attirare facoltosi visitatori dai Paesi arabi".
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