Aggressione al corteo antifascista: avviso conclusione indagini per 28 militanti di Casapound

Gli scontri avvennero il 21 settembre 2018 in occasione del corteo antifascista 'Mai con Salvini'

Aggressione al corteo antifascista: avviso conclusione indagini per 28 militanti di Casapound

Sono state chiuse le indagini sull'aggressione ai manifestanti del corteo antifascista 'Mai con Salvini' da parte di un gruppo di militanti di Casapound. I fatti avvennero a Bari nella notte del 21 settembre 2018 in occasione della marcia che, da piazza Umberto a piazza Redentore, volle ribadire lo sdegno suscitato dalla visita del ministro dell'Interno nel quartiere Libertà. Tra gli oltre 300 partecipanti sorsero momenti di tensione, culminati poi tra via Eitrea e via Crisanzio in uno scontro diretto. Il gruppo, infatti, si incrociò con alcuni attivisti vicini a Casapound. Urla, minacce e spintoni che costrinsero la Polizia ad intervenire. Tre manifestanti furono trasportati al Pronto Soccorso in codice rosso, tra questi anche l'europarlamentare Eleonora Forenza, il suo assistente Antonio Perillo colpito alla testa e Claudio Riccio di Sinistra Italiana. Secondo quanto ricostruito dalle prime indagini, quella sera dieci militanti di Casapound (dinanzi alla sede di via Eritrea) in esecuzione di un disegno criminoso giustificato dall'ideologia fascista, utilizzarono per attaccare sfollagente, manubri da palestra, manganelli telescopici e cinture dei pantaloni.

Dopo l'aggressione un gruppo di manifestanti antifascisti, compagni delle vittime, minacciarono e colpirono con calci e pugni i militari intervenuti per sedare gli animi. La Procura di Bari contesta ai 28 responsabili delle violenze i reati di riorganizzazione del disciolto partito fascista e manifestazione fascista. In particolare la magistratura barese contesta agli attivisti, tra i quali il responsabile del circolo Giuseppe Alberga, l'attuazione del metodo squadrista come strumento di partecipazione politica. A dieci militanti del movimento di estrema destra è stato altresì contestato il reato di lesioni personali aggravate.

Con l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, coordinate dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, sono finiti nei guai anche cinque antifascisti partecipanti al corteo accusati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Su decisione della Cassazione, rimane sotto sequestro il circolo Kraken (sede di Casapound Bari) nel quartiere Libertà.

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