Bari, CasaPound resta sotto sequestro

La decisione del tribunale del Riesame dopo l’aggressione ad alcuni manifestanti del corteo antirazzista da parte di iscritti al movimento

Bari, CasaPound resta sotto sequestro

È stata rigettata la richiestra di dissequestro della sede di CasaPound di Bari da parte del tribunale del Riesame. Era stata chiusa lo scorso 11 dicembre su disposizione della magistratura. Il sequestro è stato deciso nell'ambito delle indagini sulle aggressioni di alcuni militanti di CasaPound nei confronti di alcuni partecipanti al corteo antirazzista il 21 settembre scorso. In particolare le indagini della digos, coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, sono state portate avanti su trenta militanti di destra, sotto inchiesta per «riorganizzazione del disciolto partito fascista» e «manifestazione fascista», come si legge sul quotidiano regionale La Gazzetta del Mezzogiorno.

Oltre agli indagati era stata messa, appunto, sotto sequestro anche la sede di CasaPound del quartiere Libertà di Bari per "l'indole violenta e aggressiva legata a ragioni di estremismo ideologico e politico". Insomma i militanti erano ritenute persone pericolose e violente.

L’avvocato difendore ha sottolineato come quella del 21 settembre fosse solo una "aggressione casuale" e che non si sarebbe più ripetuta non essendo previste altre manifestazioni antirazziste. E dopo il no del Riesame il legale annuncia che farà ricorso alla corte di cassazione.

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