Airola, estintore in carcere: detenuto recidivo intossica agenti

Lo stesso giovane, un detenuto di origini napoletane, si era reso protagonista di numerosi episodi di violenza, dapprima nella struttura minorile di Nisida, poi, dopo il suo trasferimento, anche ad Airola: il Sappe lancia un nuovo appello

Airola, estintore in carcere: detenuto recidivo intossica agenti

Dopo aver organizzato una spedizione punitiva nei confronti di alcuni detenuti nel carcere minorile di Nisida, era stato trasferito in quello di Airola (Benevento), ma anche qui si era reso protagonista di innumerevoli episodi di violenza, commessi anche nei confronti di uomini della polizia penitenziaria.

Ben due di essi, infatti, erano rimasti feriti in seguito ad un'aggressione fisica subita dallo stesso ragazzo, che non aveva esitato a scagliarsi nuovamente contro di essi nonappena tornati in servizio nella struttura penitenziaria a seguito dei giorni di prognosi assegnati loro in ospedale. Ebbene, il medesimo giovane detenuto di origini napoletane balza nuovamente agli "onori" della cronaca per un altro episodio increscioso compiuto sempre all'interno del carcere minorile di Airola, come denunciato dal Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe).

È il vice segretario regionale del settore carcerario minorile Sabatino De Rosa, che aveva lanciato l'allarme per la situazione relativa al detenuto solo pochi giorni fa, a raccontare l'ennesimo episodio. "Non so se tutta questa violenza ed aggressività del detenuto nasce dalla volontà di essere trasferito in un altro carcere, magari del Nord Italia, ma la situazione sta diventando ogni giorno sempre più pericolosa", queste le prime parole di un comunicato in cui il rappresentante del Sappe ha spiegato quanto accaduto durante lo svolgimento di un corso di formazione, come riportato da "Anteprima 24".

"Ieri è successo che pretendeva un cambio di cella, come se un carcere fosse un albergo nel quale puoi cambiare stanza quando vuoi e per il quale non vi erano le condizioni per farlo, e per protesta ha preso e scaricato un intero estintore nell’area dedicata ai corsi scolastici, alla presenza di altri detenuti e personale civile", ha denunciato il vice segretario regionale. Le intemperanze del giovane sono proseguite anche oltre. "Ha ribaltato una scrivania e con una sedia ha tentato di sfondare i vetri delle porte che chiudono le aule. Insomma, una situazione ad altissima tensione gestita comunque al meglio dalla polizia penitenziaria che riusciva a contenere questa aggressività", ha aggiunto ancora De Rosa. Un intervento che, purtroppo, ha avuto delle conseguenze per alcuni degli agenti presenti in quegli attimi concitati. "Due poliziotti sono rimasti intossicati dalle polveri dell’estintore e contusi dalla concitazione, il più grave con una prognosi di venti giorni.

A loro va tutta la solidarietà del Sappe ma siamo pronti a scendere in piazza a protestare contro la mancanza si adeguati provvedimenti ministeriali verso chi in carcere pone in essere comportamenti violenti e aggressivi contro la Polizia Penitenziaria. Basta!", ha concluso il vice segretario.

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