Almaviva, reintegro per 153 dipendenti: i licenziamenti sono stati illegittimi

L'azienda "darà ovviamente attuazione all’ordinanza ma la impugnerà immediatamente, al fine di revocarne gli effetti in tempi brevi"

Almaviva, reintegro per 153 dipendenti: i licenziamenti sono stati illegittimi

I licenziamenti di Almaviva sono illegittimi. Il giudice del Lavoro di Roma, ha "condannato la società a reintegrare gli stessi lavoratori e a corrispondere loro, a titolo di risarcimento danni", un'indennità comprensiva degli interessi, pari agli stipendi maturati dal giorno del licenziamento fino alla reintegra.

La decisione riguarda i 153 lavoratori che avevano fatto ricorso. Per il 15 dicembre prossimo è attesa un'altra decisione che riguarda invece circa 90 persone.

L'azienda aveva licenziato 1.666 persone nello stabilimento di Roma. La scelta dell'azienda "si risolve in una vera e propria illegittima discriminazione - ha scritto il giudice Umberto Buonassisi nell'ordinanza -: chi non accetta di vedersi abbattere la retribuzione (a parità di orario e di mansioni) e lo stesso tfr viene licenziato e chi accetta viene invece salvato".

La reazione dell'azienda

AlmavivaContact ha subito comunicato che "darà ovviamente attuazione all’ordinanza - riammettendo i lavoratori presso le sedi disponibili, tenendo conto che il sito operativo di Roma è chiuso - ma la

impugnerà immediatamente, al fine di revocarne gli effetti in tempi brevi". In una nota, Almaviva ricorda che 9 giudici su 10 hanno dichiarato"pienamente legittima la condotta aziendale".

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