Ancora un’altra fuga dal centro di accoglienza ex Villa Sikania di Siculiana (Agrigento), finita con un’aggressione alle Forze dell’ordine. Tutto è accaduto nel tardo pomeriggio di ieri e si è consumato in pochi minuti. Circa dieci migranti sono riusciti ad oltrepassare le inferriate della struttura precipitandosi sulla Strada Statale 115 e da lì verso le zone di campagna per sottrarsi alla possibilità di essere fermati e riportati indietro. Contrariamente alle loro aspettative, un poliziotto del Reparto Mobile, aggregato proprio per l’emergenza immigrazione alla questura di Agrigento, ha cercato di fermarli ma è stato aggredito e strattonato per terra riportando delle ferite alla testa e alla spalla. Rimasto bloccato dai traumi riportati, l’agente è stato soccorso dai mezzi del 118 e trasferito al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio”. Per lui il personale medico ha diagnosticato un trauma cranico. Fortunatamente le sue condizioni non sono ritenute gravi.
Ed in merito a quanto successo ieri sera a Siculiana è intervenuto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese esprimendo solidarietà al poliziotto rimasto ferito: “Esprimo la vicinanza e la solidarietà al poliziotto rimasto ferito ieri sera durante la fuga di alcuni migranti dal centro di accoglienza di Siculiana ad Agrigento. Grazie a tutte le Forze di polizia - ha aggiunto la titolare del Viminale - che, con grande dedizione e professionalità, stanno svolgendo l'attività di controllo del territorio e di vigilanza nelle strutture di accoglienza dei migranti anche a tutela della salute pubblica, offrendo un indispensabile contributo nella complessa e delicata gestione del fenomeno migratorio, aggravato dalla crisi pandemica".
Quella di ieri è la seconda fuga dall’inizio della settimana. Era lunedì infatti quando una ventina di migranti sono fuggiti via dal centro di accoglienza creando panico e apprensione fra i residenti. Si tratta di stranieri che devono trascorrere il periodo della quarantena necessario al rispetto del protocollo sanitario per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Invece, in barba alle leggi previste dallo Stato che li ospita non osservano quanto previsto. Sia lunedì, ma anche ieri,i migranti hanno creato scompiglio. Alcuni cittadini li hanno visti passare sotto le proprie abitazioni in corsa e hanno temuto per la sicurezza non sapendo che tipo di reazione potessero avere: “Non possiamo continuare a vivere così, siamo spaventati e stanchi” ci hanno raccontato i residenti delle vicine zone del centro.
Ma non solo apprensione per i cittadini, V’è stata anche paura per gli automobilisti che transitavano lungo la SS115. Lì i migranti si dileguavano in corsa mettendo a rischio la propria vita e quella di chi era di passaggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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