Centri migranti fuori controllo: altri 50 si dileguano nel nulla

Gli stranieri si sono riversati in massa per le vie secondarie della città per sfuggire ai controlli. Panico per le strade

Centri migranti fuori controllo: altri 50 si dileguano nel nulla

Fuga di massa dall’ex hotel Villa Sikania di Siculiana, ad Agrigento. Non c’è pace per il centro di accoglienza da dove si continuano a registrare continui episodi di fuga da parte dei migranti che vi vengono ospitati per trascorrervi la quarantena. Ieri sera sono stati circa una cinquantina gli stranieri che sono riusciti a scappare dalla struttura in barba alle regole previste dal protocollo anticovid che prevede il rispetto della quarantena. Oggi la prefettura di Agrigento, in una nota, ha precisato che all'appello ne mancano una ventina. In massa per le strade della città, hanno cercato di percorrere le vie più lontane dal centro per guadagnarsi indisturbati la fuga.

Molti di loro si sono messi a correre anche lungo la Strada Statale 115 rappresentando un vero e proprio pericolo non solo per se stessi ma anche per gli automobilisti. Immediatamente le Forze dell’ordine si sono dispiegate in ogni angolo del territorio nel tentativo di riportare i fuggitivi dentro l’ex hotel. Nel frattempo sui social si sono diffusi gli appelli dei cittadini in cui spiegavano quanto stesse accadendo invitando tutti alla prudenza in auto: “Attenzione sulla SS 115- si leggeva nei post Facebook- ci sono migranti che corrono in strada. Siate cauti alla guida”. Un appello che trova fondamento nel drammatico episodio che si è verificato ad inizio di questo mese.

Come si ricorderà il 4 settembre scorso a seguito di una ribellione da parte degli ospiti dell’ex Villa Sikania, uno di loro, un ventenne eritreo, nel tentativo di fuggire, è stato investito mortalmente da un’automobile che transitava nello stesso tratto stradale. Feriti con lui anche i poliziotti uno dei quali in modo serio. Dopo quella tragica sera sono continuate le proteste da parte degli stranieri che, in più occasioni, si sono recati anche sul tetto della struttura per manifestare.

Ma le fughe dai centri di accoglienza non sono solamente un fenomeno legato al territorio di Siculiana. Altre fughe, in città vicine, in questi giorni hanno messo a duro lavoro le Forze dell’ordine come ad esempio a Valderice, nella provincia di Trapani. Qui, gli ospiti di Villa Sant’Andrea, il 23 settembre scorso hanno fatto esplodere un incendio per guadagnarsi la fuga. Momenti di panico e di grande confusione durante i quali due migranti si sono lanciati giù dai balconi.

Nell’impatto col suolo hanno riportato delle importanti fratture che hanno reso necessario il ricovero in ospedale. Sono queste situazioni che indubbiamente accrescono le preoccupazioni dei cittadini, soprattutto in considerazione del delicato periodo legato all’aumento del rischio di contagi da coronavirus.

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