Il caldo non dà tregua ma non siamo ancora nemmeno arrivati al picco: la settimana che sta per iniziare porterà valori record non soltanto in Europa ma anche sulle nostre regioni settentrionali dove sono previste punte fino a 41°C all'ombra. Come abbiamo visto di recente sul Giornale.it, l'anticiclone africano "Apocalisse 4800", come è stato ribattezzato dagli esperti de IlMeteo.it, farà sentire la calura soprattutto al Centro-Nord con valori intorno ai 36-38 gradi ma temperature ancora, localmente, superiori, specialmente sulle grandi città (Torino, Milano) e sulla Valpadana.
Zero termico altissimo
Il nome bizzarro deriva dall'altezza dello zero termico, previsto a 4.800 metri di altitudine, valore inusuale anche se ci troviamo in piena estate. Da qui si può capire l'emergenza montagne e ghiacciai dove le temperature sono praticamente sempre positive anche in piena notte. La fase peggiore la vivremo a partire da metà settimana e, come dicono gli esperti, durerà anche per i giorni successivi fine settimana compreso. Molto caldo anche al Sud e sulla Sicilia ma, in queste zone, non si toccheranno le punte record registrate in maggio e giugno. Paradossalmente, potrebbe fare più caldo a Londra e al Nord Italia che a Palermo e Catania.
Quando ne usciremo?
La domanda è: quando ci libereremo di questo ennesimo anticiclone? I modelli matematici sono discordanti: c'è chi propende per una prosecuzione del periodo eccezionalmente caldo almeno fino alle fine del mese, altri che invece vedono un break intorno al 23-24 luglio limitatamente al Nord con il passaggio di qualche temporale e un discreto abbassamento termico. Siamo ancora nel campo delle ipotesi e delle proiezioni, quel che è certo è l'ondata di calore in arrivo sulle nostre regioni.
Mediterraneo "bollente"
A causa delle ripetute ondate di calore da fine maggio, anche il nostro mare ha raggiunto temperature anomale fino a 5 gradi superiori alla norma: lo dicono i valori dei sensori posizionati sulle boe e i dati satellitari. Tutti i nostri mari registrano temperature record e questo non fa che acuire un'anomalia che potremo pagare a caro prezzo in autunno quando, con i primi sbuffi freddi, la "miccia" potrebbe accendersi con nubifragi su molte aree costiere del nostro Paese.
Il mare, rispetto alla terraferma, perde calore molto lentamente ed è per questo motivo che sarà molto difficile che possa rientrare nelle medie estive, almeno in questo periodo di caldo continuo e duraturo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.