Si chiamano Scout Speed e sono l’ultima generazione dei rilevatori di velocità che spaventa gli automobilisti italiani, specialmente quelli del Nord. Già, perché al momento gli autovelox invisibili sono 32 – anche se presto saliranno a 38 – e sono stati installati, per lo più, nel settentrione, nei tratti stradali dove le infrazioni sono più frequenti.
La loro arma in più, rispetto ai sistemi di controllo del passato, è il fatto che possono non essere presegnalati e visibili, come era invece necessario per il cosiddetto Provida.
E se, come spiega IlSole24Ore, il Provida funzionava solo da fermo, con l'agente che doveva inquadrare il veicolo sospettato di infrangere il limite di velocità, lo Scout Speed, invece, è capace di rilevare l'andatura dei veicoli anche in movimento grazie a un radar. Il tutto, comunque, sotto l'occhio attento dei poliziotti.
Insomma, non c’è scampo. O quasi.
Infatti, come scrive il quotidiano, i sistemi di rilevamento fissi hanno una resa maggiore nel senso che in condizioni di traffico intenso lo Scout potrebbe non funzionare a dovere visto che le auto in transito potrebbero andare a coprirsi l'una con l'altra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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