Assolto anche a Firenze l'ex top manager del lusso

Già i pm di Milano avevano prosciolto Rotondaro. A conclusione analoga giunge ora anche la Procura di Firenze. Ma ci sono voluti anni

Assolto anche a Firenze l'ex top manager del lusso

Quando la Procura di Firenze lo aveva inquisito la notizia era finita su tutti i siti, anche perché venne raccontata come una "costola" delle inchieste sui genitori di Matteo Renzi e il mondo che ruotava intorno all’ex presidente del Consiglio. Ma ora l’inchiesta su Carmine Rotondaro, manager del lusso italiano, finisce in nulla con una archiviazione che passa sotto silenzio. La stessa Procura fiorentina, al termine degli accertamenti, ha ritenuto l’insussistenza dei reati che venivano contestati a Rotondaro e all’avvocato pugliese Salvatore Castellaneta, che erano stati accusati di appropriazione indebita e si erano visti sequestrate un milione e mezzo di euro.

L’indagine della magistratura fiorentina, affidata al pm Christine von Borries, era arrivata a ruota dell’inchiesta della Procura milanese che aveva accusato Rotondaro di una serie di reati ai danni della Kering, il colosso (controlla tra l’altro il marchio Gucci) di cui era stato a lungo responsabile mondiale.

Ma al termine delle indagini i pm Stefano Civardi, Mauro Clerici e Donato Baggio avevano prosciolto Rotondaro, dopo avere accertato la “insostenibilità dell’accusa”, in quanto le operazioni immobiliari condotte dal manager si erano “concluse con soddisfazione del gruppo”.

A conclusione analoga giunge ora anche la Procura di Firenze. Ma ci sono voluti anni.

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