Nel caos della campagna vaccinale, che in Italia subisce modifiche frequenti, a due giovani ragazze di 23 anni ed estranee l'una con l'altra è stato iniettato il vaccino AstraZeneca al posto di quello Pfizer. È accaduto al Palasalute di Imperia. Le due giovani stanno bene e al momento non hanno manifestato reazioni allergiche al vaccino a vettore virale, che è stato recentemente vietato in Italia per i soggetti con meno di 60 anni.
Ad accorgersi dell'errore sono state proprio le due giovanissime, che quando hanno ricevuto il certificato di avvenuta somministrazione della prima dose si sono rese conto che era stato loro iniettato il vaccino AstraZeneca invece di quello Pfizer. Impossibile porre rimedio una volta somministrato il preparato e ora le due ragazze saranno sottoposte a stretta sorveglianza medica per i prossimi 15 giorni da parte della Asl 1 di Imperia. Immancabile l'apertura di un fascicolo d'inchiesta per capire come sia stato possibile commettere un errore come questo, soprattutto in un momento come questo in cui è massima l'attenzione sulla campagna vaccinale.
"Stiamo compiendo accertamenti per capire cosa è successo. Fatti del genere non dovranno più accadere", hanno dichiarato dalla Asl 1 in merito alla vicenda. Ora è aperto il dibattito su quale vaccino dovrà essere somministrato alle due ventitreenni in seconda dose. A rigor di logica, e in base alle ultime indicazioni dell'Aifa, avendo ricevuto il vaccino a vettore virale ed essendo due soggetti under 60, a loro dovrebbe essere somministrato o Pfizer o Moderna. Tuttavia, pare che ci sia la possibilità di iniettare loro una seconda dose con AstraZeneca.
Il sito locale Imperiapost ha raggiunto una delle due ragazze, che ha dichiarato come un momento tanto atteso nelle scorse settimane sia diventato "un incubo". La giovane, quindi, ha dichiarato: "Per ora sto bene, a parte qualche linea di febbre e spero continui così, ma è chiaro che sono preoccupata. E voglio dirlo pubblicamente perché queste sono cose che non devono succedere e non voglio che accadano ad altri miei coetanei".
La 23enne ha raccontato come ha fatto ad accorgersi dell'errore: "In cima era indicato il nome del vaccino giusto, il Pfizer, mentre l’etichetta che viene presa dalla confezione e applicata di fianco sul foglietto indica chiaramente che ci hanno fatto dosi di AstraZeneca".
Quindi, la ragazza ha raccontato di essere stata raggiunta dalla Asl, che ha raccomandato "che farmaci devo o non devo prendere nel caso mi venisse la febbre o mi sentissi male". Lo stato emotivo della ragazza, anche a seguito delle notizie delle ultime settimane, non è sereno: "È chiaro che per almeno quindici giorni vivrò nell’ansia. È assurdo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.