Gli studenti-pusher di Salerno

Il 26 marzo prossimo sono previste le sentenze. Poco più che ragazzini, alcuni alunni dei licei cittadini quattro anni fa finirono nel mirino della Guardia di finanza

Gli studenti-pusher di Salerno

Condanne esemplari per gli spacciatori in erba degli istituti scolastici di Salerno. A chiederle è la Procura della Repubblica in vista della definizione del processo. Il 26 marzo prossimo sono previste le sentenze per i giovani pusher salernitani e si annunciano dure condanne.

Poco più che ragazzini, alcuni studenti dei licei cittadini quattro anni fa finirono nel mirino della Guardia di finanza. Erano i fratelli Ciro e Giuseppe Picariello a capo del gruppo che aveva assoldato decine di allievi liceali, spesso minorenni, per vendere al dettaglio - dentro e fuori le scuole che frequentavano - la droga che loro stessi acquistavano nelle piazze di spaccio partenopee.

I fratelli Picariello usavano modo bruschi, a tratti violenti, incutevano timore in quei ragazzi, totalmente soggiogati al punto da dover saldare subito le partite di stupefacenti acquistate, ben prima dello smercio ai compagni di scuola.

La base operativa del gruppo sgominato nel 2014 dalla Guardia di finanza erano le case di via Iannicelli, a pochi metri dai licei Tasso, Da Procida e Da Vinci. Diciotto furono le misure cautelari emesse per stroncare quel giro di sostanze stupefacenti che si alimentava alla luce del sole.

I passaggi di droga avvenivano di mattina dinanzi alle scuole, ma spesso proseguivano fino a sera davanti ai bar della movida. La rete di spaccio al dettaglio era affidata agli studenti, che negli zaini di scuola nascondevano droghe classiche, ma anche la temutissima sintetica Mdma.

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